Percorsi INDIRE sostegno: le novità 2025 sulle specializzazioni - Blog | Docenti.it

Percorsi INDIRE sostegno: le novità 2025 sulle specializzazioni

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Percorsi INDIRE sostegno: il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica si è riunito per esaminare i decreti ministeriali relativi ai nuovi percorsi di specializzazione per il sostegno didattico.

I decreti, previsti dagli articoli 6 e 7 del decreto-legge 71/2024, hanno ricevuto parere favorevole. Ora si attende soltanto l’avvio ufficiale dei corsi.

Alla riunione hanno partecipato rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito, insieme a organizzazioni attive nel campo della disabilità e altri attori istituzionali.

on si tratta solo di una formalità tecnica, ma di un processo partecipato che dà valore alle esperienze concrete e ai bisogni reali delle persone con disabilità.

L’Osservatorio, in questo senso, rappresenta una garanzia di equilibrio e competenza, in grado di contribuire attivamente alla definizione di strumenti normativi sempre più aderenti alla realtà.

Percorsi INDIRE sostegno: il parere del Ministro Valditara

Secondo il Ministro, infatti, la legittimazione e la forza di questi nuovi percorsi INDIRE docenti sostegno derivano proprio dall’autorevolezza dei soggetti coinvolti.

Un segnale chiaro che il Governo intende promuovere un modello di scuola realmente inclusiva, costruita attraverso il dialogo e la collaborazione tra istituzioni e società civile.

Anche la sottosegretaria Paola Frassinetti ha ribadito lo stesso concetto, sottolineando come il parere dell’Osservatorio non sia solo auspicabile, ma imprescindibile per garantire l’efficacia e la legittimità dei percorsi di specializzazione. In sintesi, si tratta di un cambio di passo, che pone l’inclusione scolastica non più come obiettivo astratto, ma come priorità strutturale dell’intero sistema educativo.

Percorsi INDIRE per chi ha un titolo estero

Tra le principali novità introdotte con il Decreto-Legge n. 74 del 31 maggio 2024, convertito nella Legge n. 106 del 29 luglio 2024, spiccano i percorsi di specializzazione per il sostegno didattico rivolti ai docenti in possesso di un titolo estero.

Si tratta di un’opportunità attesa da molti insegnanti che, pur avendo completato la loro formazione all’estero, si trovavano in una situazione di stallo amministrativo in Italia. Grazie a questo nuovo impianto normativo, tali docenti avranno finalmente accesso a percorsi di specializzazione organizzati da INDIRE.

Per poter accedere a questi percorsi, il docente deve trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • Aver presentato domanda per il riconoscimento del titolo estero e non aver ricevuto risposta entro 120 giorni dalla data del 1° giugno;
  • Essere coinvolto in un procedimento giurisdizionale a causa della mancata risposta da parte dell’Amministrazione.

In entrambi i casi, l’iscrizione ai percorsi è subordinata alla rinuncia formale al contenzioso in corso, così da evitare sovrapposizioni o incompatibilità giuridiche.

I percorsi INDIRE docenti sostegno si differenziano in base all’esperienza maturata dagli insegnanti:

  • 48 CFU per i docenti senza almeno un anno di servizio su posto di sostegno nello specifico grado;
  • 36 CFU per i docenti con almeno un anno di servizio su sostegno, con esonero dai 12 CFU di tirocinio, considerati assolti attraverso l’esperienza già maturata.

È importante evidenziare che servizi superiori a un anno non determinano ulteriori riduzioni del carico formativo e che non vengono riconosciuti CFU per eventuali percorsi o esperienze precedenti. Questo rende l’accesso uniforme e garantisce standard formativi omogenei per tutti.

Dal punto di vista organizzativo, le lezioni si svolgono principalmente online in modalità sincrona, cioè con la presenza diretta del docente e degli studenti in contemporanea. Solo un massimo del 10% delle attività può essere erogato in modalità asincrona. I laboratori didattici si tengono esclusivamente in presenza, poiché considerati fondamentali per sviluppare competenze pratiche e relazionali. La frequenza è obbligatoria, con una tolleranza fino al 10% di assenze sul monte ore complessivo.

Il costo previsto per questi percorsi è di:

  • 1.500 euro per il percorso da 48 CFU;
  • 900 euro per il percorso da 36 CFU.

Queste cifre potrebbero essere soggette a modifiche future, sulla base di eventuali aggiornamenti normativi o disposizioni ministeriali.

I percorsi per docenti con tre anni di servizio

Una delle novità più rilevanti nell’ambito dei percorsi INDIRE docenti sostegno riguarda l’introduzione di una formazione specifica riservata agli insegnanti che hanno maturato almeno tre anni di servizio sul sostegno, negli ultimi cinque anni.

Si tratta di un intervento normativo contenuto nel Decreto-Legge n. 71 del 31 maggio 2024, poi convertito nella Legge n. 106 del 29 luglio 2024, che riconosce il valore dell’esperienza sul campo come criterio per accedere a percorsi abilitanti dedicati e semplificati.

Per accedere a questi percorsi, i docenti devono aver prestato servizio su posto di sostegno nel grado scolastico specifico, presso istituzioni statali o paritarie. Ai fini del conteggio, viene considerato “anno di servizio” un periodo lavorativo pari ad almeno 180 giorni per anno scolastico, oppure un servizio continuativo dal 1° febbraio fino agli scrutini finali.

Dal punto di vista didattico, la struttura del percorso prevede:

  • L’acquisizione di 40 CFU (Crediti Formativi Universitari);
  • Esclusione del tirocinio diretto, dato che i corsisti hanno già sviluppato esperienze significative sul campo;
  • Conclusione dei corsi entro il 31 dicembre 2025, per garantire la piena spendibilità del titolo.

Le modalità di erogazione seguono uno schema simile agli altri percorsi: lezioni online in modalità sincrona (con una soglia massima del 10% di attività asincrone), laboratori obbligatori in presenza, e frequenza vincolata con una soglia di assenze accettabili fino al 10% delle ore complessive. Al termine del percorso, è previsto un esame finale in presenza, che consiste in un colloquio su un caso di studio.

Il costo massimo previsto per questo percorso è di 1.500 euro, una cifra che si colloca in linea con gli altri percorsi simili e che potrà essere soggetta a modifiche future sulla base delle indicazioni ministeriali.

Anche in questo caso, il titolo conseguito potrà avere valore pieno se rilasciato da un’università. Se ottenuto tramite INDIRE, invece, avrà valore solo nazionale, senza equivalenza universitaria, ma pienamente valido all’interno del sistema scolastico pubblico italiano.

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