I 24 CFU insegnamento saranno ancora fondamentali per il tuo futuro, anche con l'entrata in vigore della Riforma reclutamento docenti.
Ma che validità avranno?
Cosa succede con l'ingresso del nuovo percorso abilitante da 60 CFU?
A cosa servivano i 24 CFU insegnamento?
Quest'anno è stato approvato Il Decreto attuativo della nuova Riforma della scuola voluta dal Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.
I futuri aspiranti docenti dovranno affrontare un nuovo percorso di formazione che conta ben 60 crediti.
Fino ad ora, i 24 CFU sono stati richiesti quale requisito di accesso ai concorsi scuola.
Con l'entrata in vigore della Riforma, però, qualcosa cambia...
È necessario sapere che i 24 CFU, se conseguiti entro ottobre 2022, saranno riconosciuti e "scalati" dai 60 totali.
Inoltre, nella fase transitoria fino a dicembre 2024, i 24 CFU saranno ancora considerati requisito necessario per poter partecipare ai concorsi scuola.
24 CFU e 60 CFU: integrazioni
La prima data prevista per l'inizio dei percorsi abilitanti da 60 CFU ancora non è nota, ma di certo avverrà nel corso dell'anno scolastico 2023/2024.
Questo perché, a partire dal 2025, il requisito del percorso da 60 CFU diventerà obbligatorio per accedere ai concorsi all'insegnamento.
Per non vanificare gli sforzi fatti in precedenza al DPCM 60 cfu, è prevista un'integrazione tra i 24 cfu e i 60 cfu, che avrà valenza durante la cd. fase transitoria, ovvero fino a Dicembre 2024.
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Non preoccuparti per la mole di studio: il programma è molto simile, con la sola differenza che nel percorso da 60 CFU è previsto un ammontare di 20 ore di tirocinio, diretto o indiretto, da svolgere nelle scuole.
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