Il possesso dei 24 cfu, requisito di accesso ai concorsi pubblici antecedente all’entrata in vigore della riforma sul reclutamento del personale docente, è un meccanismo simile ai requisiti di accesso alle classi di concorso.
Entrambi, infatti, non costituivano e non costituiscono titoli che permettono di avere l’abilitazione all’insegnamento, cosa che invece accade con il conseguimento dei percorsi da 60 CFU, e quelli integrativi da 36 e 30 CFU.
L'accesso alle varie classi di concorso è basato sul livello di istruzione posseduto, quindi sul titolo di studio.
In linea generale, ad eccezione delle classi di concorso ITP fino al 31 dicembre 2024, che richiedono solo un diploma di scuola superiore, l'accesso all'insegnamento richiede una laurea magistrale, specialistica o di vecchio ordinamento.
I requisiti di accesso alle classi di concorso
Sui requisiti di accesso alle classi di concorso, per alcune classi di concorso è necessario il semplice possesso del titolo di studio coerente con la classe stessa.
Ad esempio:
- Le lauree in Economia & Commercio, LM 56, LS 64, LM 77 danno accesso direttamente alle classi di concorso A-45 (Discipline Economico-Aziendali) e A-47 (Discipline matematico-applicate);
- Le lauree in Fisica, Matematica, Informatica (tutte lauree del vecchio ordinamento) danno accesso diretto alla A-26;
- La laurea in LM 6 (Biologia) consente di insegnare direttamente le classi di concorso A-15 (Discipline Sanitarie) e A-31 (Scienze degli alimenti);
Per altre classi di concorso, invece, il titolo di studio posseduto non è sufficiente a valere come requisito d’accesso alla classe stessa.
Ad essere necessario, in questi casi, diventa il possesso di ulteriori CFU.
Facciamo qualche esempio:
- La laurea in giurisprudenza conseguita entro il 2000\2001 è titolo di per sé sufficiente per l’accesso alla classe di concorso A-46;
- Un titolo di laurea in giurisprudenza ottenuto dopo l'anno accademico 2000/2001 permette l'ammissione alla classe di concorso A-46 (scienze giuridico-economico) a condizione che il curriculum seguito includa corsi annuali (o due semestrali) di economia politica, politica economica, economia aziendale e statistica economica.
Per essere certi di eventuali CFU e quanti CFU integrare rispetto al titolo di studi posseduto, è opportuno affidarsi all’aiuto di un professionista nel procedimento di valutazione del piano di studi.
Grazie ad una buona valutazione del proprio piano di studi è possibile avere una panoramica completa delle classi di concorso alle quali è possibile accedere.
Che vantaggi comporta l’abilitazione rispetto alla classe di concorso?
Se è vero che per accedere ad una determinata classe di concorso non è necessario il possesso dell’abilitazione, questa è sempre consigliabile per ottenere una serie di vantaggi, tra cui:
- Il docente abilitato può entrare nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) relative a una specifica classe di concorso, ottenendo priorità per le supplenze rispetto alla seconda fascia.
- L'abilitazione è considerata come un titolo culturale valutabile anche per altre classi di concorso in cui il candidato è inserito nella seconda fascia, con un punteggio di 3 punti per ogni abilitazione.
- È necessaria un'abilitazione specifica per richiedere la mobilità o l'assegnazione provvisoria su un'altra classe di concorso. Ad esempio, un docente di ruolo su una classe di concorso A12, per trasferirsi su una A11 deve possedere l'abilitazione relativa.
- Inoltre, dal 2025 in poi il possesso dell’abilitazione diventerà requisito obbligatorio per la partecipazione a tutti i concorsi scuola.
Per scoprire di più circa il programma del percorso da 60 CFU per l’abilitazione all’insegnamento puoi consultare il nostro sito:
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