Da vari giorni gli aspiranti inseriti nelle liste per le supplenze da GPS lamentano numerosi errori da parte dell'algoritmo.
Il sistema delle convocazioni è infatti informatizzato, ma la procedura rimane ancora poco chiara.
Il sindacato Anief prepara ricorso. Che cosa sta succedendo?
Supplenze da GPS: errori nelle graduatorie
Le GPS si sono aggiornate quest'anno e avranno validità per un biennio.
L'appuntamento era atteso da migliaia di aspiranti docenti, ma le perplessità si sono mostrate fin da subito.
Dopo una lunga attesa burocratica, i candidati hanno dovuto presentare ben due diverse domande.
E dopo una seconda lunga attesa, le graduatorie sono state finalmente pubblicate.
Purtroppo però, i candidati si sono resi conto di innumerevoli errori nei punteggi e nelle posizioni. Gli Uffici Scolastici sono ancora al lavoro per sistemare gli sbagli.
Nel frattempo, le convocazioni sono iniziate.
Ma l'algoritmo incaricato di selezionare i candidati sulla base delle loro preferenze sembrerebbe non funzionare a dovere...
Basti pensare che sono stati convocati docenti inseriti in I fascia seppur non avendone diritto, poiché non hanno sciolto in tempo la riserva.
I sindacati hanno iniziato a dare voce alle perplessità degli aspiranti docenti, preparando dei ricorsi.
In particolare, Anief si sta muovendo contro il TAR e il Giudice del Lavoro.
Vediamo le motivazioni e come aderire.
Graduatorie GPS: i ricorsi
Il sindacato Anief aveva contrastato il Ministero su alcuni punti della normativa riferita all'aggiornamento delle GPS.
In particolare, era contrario all’art. 12 comma 4 dell’Ordinanza Ministeriale n. 112/2022:
"Sarà considerato rinunciatario con riferimento alle sedi e alle Classi di Concorso/tipologie di posto per cui non abbia espresso preferenza. Ne consegue la mancata assegnazione dell’incarico a tempo determinato dalle graduatorie per le quali sia risultato in turno di nomina per l’anno scolastico di riferimento".
Per Anief, questa prassi appare del tutto illegittima: "non è colpa dei candidati se alla lavorazione dei primi turni di nomina le sedi da loro indicate non risultano disponibili e non è possibile escluderli a priori anche per le disponibilità sopraggiunte successivamente".
Pacifico aggiunge: "non ha senso neanche per la PA che dovrebbe volere tutti i posti occupati dai candidati migliori e, dunque, con più punti in graduatoria".
Anief ha deciso così di muovere un primo ricorso al TAR.
Poi, un secondo ricorso è stato fatto verso il Giudice del Lavoro riguardante lo spezzone orario.
Sarà possibile aderire al ricorso al TAR entro il 30 settembre 2022 (clicca qui per ulteriori informazioni).
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Photo credit: unsplash.com