Sul tema stipendio insegnanti, molti professionisti sono in attesa del rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca previsto nei prossimi mesi, ma cosa cambia per docenti e personale ATA nel 2024?
Sono diversi i dubbi relativi all’aumento stipendio docenti per il corso dell’a.s. 2024/ 2025.
Partiamo con il ricordare ai nostri lettori, gli aumenti e le previsioni derivanti dal rinnovo del Contratto 2019/2021, che dovrebbero essere validi a partire da Gennaio 2024, ovvero:
- L’aumento medio totale di 124 euro.
- Aumento Retribuzione Professionale Docenti e Compenso Individuale Accessorio (rispettivamente di 13 euro per i docenti e sei euro per il personale ATA).
- Gli emolumenti una tantum per il personale in servizio nell’ a.s. 20222/2023, rispettivamente di 63,84 euro per i docenti e 44, 11 per il personale ATA, sia per il personale assunto a tempo determinato al 31 agosto o al 30 giugno, che per il personale di ruolo.
Stipendio docenti e ATA 2024: Indennità di vacanza contrattuale
Nello stipendio, in riferimento a personale docente e ATA, chi è, quindi, che andrà a ricevere l’Indennità di Vacanza contrattuale?
In attesa della sottoscrizione del nuovo contratto, il Ministero dell’Istruzione ha previsto l’assegnazione in busta paga dell’Indennità di Vacanza Contrattuale, con riferimento al biennio 2022/2024.
A chi spetterà l’Indennità di Vacanza Contrattuale in busta paga a Gennaio 2024?
L’IVC spetterà a:
- personale docente e ATA precario;
- personale docente e ATA eventualmente assunto a tempo indeterminato da gennaio 2024;
Il personale ATA e i docenti assunti a tempo determinato percepiranno l’Indennità di Vacanza Contrattuale mensilmente.
Il personale docente e ATA assunto a tempo indeterminato, invece, ha già ricevuto, con l’entrata in vigore del Decreto Anticipi, un anticipo nel cedolino di dicembre 2023 dell’IVC del 2024.
Stipendio insegnanti: cosa cambia circa aliquote e bonus mamme per il 2024
In merito allo stipendio docenti del 2024, interessanti novità sembrano esserci per quanto concerne le aliquote e il bonus mamme.
Le aliquote IRPEF, infatti, previste per la durata del 2024 sono 3 invece che 4.
La distribuzione è strutturata per fascia reddituale, nello specifico:
- 23% fino a 28.000 euro (RAL).
- 35% tra 28.000 e 50.000 euro (RAL).
- 43% oltre i 50.000 euro (RAL).
Le mamme lavoratrici, dipendenti pubbliche o private, titolari di contratto a tempo indeterminato potranno usufruire dell’esonero fino a 3.000 sui contributi previdenziali a partire dal secondo figlio in poi.
Altra novità di quest’anno riguarda il taglio del cuneo fiscale:
una riduzione contributiva del 6% per chi rientra in una RAL di 35.000 euro annui.
La riduzione contributiva è del 7% per chi rientra in una RAL di 25.000 euro annui.
In attesa del rinnovo del Contratto 2019/2021, è possibile visionare su NoiPA l’esatto importo relativo al mese di Gennaio 2024.
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