Le modalità del ritorno a scuola di settembre devono ancora essere ben definite. Ma ora, ad aumentare le incertezze, c'è anche la crisi di Governo.
Che cosa dobbiamo aspettarci?
Ritorno a scuola: la situazione Covid
I casi di positività da Covid continuano ad aumentare: il mondo scuola è preoccupato.
Quali saranno i sistemi di prevenzione da utilizzare in classe?
Il Centro Nazionale Sostanze Chimiche e protezione del Consumatore, insieme all'Istituto Superiore di Sanità, ha reso note delle indicazioni tecniche utili per il ritorno a scuola.
In particolare, si tratta di indicazioni relative ai dispositivi di sanificazione, igienizzazione e purificazione dell'aria.
Tuttavia, le indicazioni ufficiali e definitive devono ancora essere pubblicate.
Intanto, sono state fornite al Ministero delle indicazioni da parte della Commissaria europea Stella Kyriakides su come avviare il ritorno di settembre: "dovrebbe essere evitata la chiusura dei sistemi educativi, investendo in sistemi di ventilazione efficaci”.
Ecco quindi che un buon sistema di ventilazione sembrerebbe efficace e fondamentale per affrontare il ritorno sui banchi, in modo tale da evitare o limitare l'utilizzo delle mascherine.
Ma il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato che è ancora troppo presto per fare delle valutazioni in merito: "esprimerci oggi quando mancano ancora due mesi non sarebbe onesto".
Ma quanto bisognerà investire quindi per la scuola italiana?
I fondi
Il Ministero si sta muovendo per poter dotare le scuole italiane di efficaci purificatori d'aria.
L'anno scorso erano stati investiti circa 150mila euro per ogni scuola.
La stima delle spese totali per l'a.s. 2022/23 ammonterebbe intorno ai 350 milioni di euro.
In tal senso si tengono in considerazione le scuole che si sono già dotate di un buon sistema di ventilazione e il prezzo medio dei purificatori, intorno ai 1000 euro.
Ma le indicazioni definitive tardano ad arrivare e le scuole non sanno come comportarsi.
Vediamo l'appello dei presidi.
L'appello dei presidi sul ritorno a scuola
Senza linee guida, le scuole non possono muoversi.
Così i dirigenti scolastici si stanno battendo per ottenere spiegazioni. Tra questi, Cristina Costarelli evidenzia il ritardo delle linee guida attese da febbraio e mai ricevute.
La Costarelli continua dimostrando preoccupazione in merito alle classi sovraffollate, con anche 30 alunni, per le quali l'unica indicazione pervenuta riguarda l'apertura delle finestre per il ricircolo dell'aria.
Ma ancora nessuna indicazione ufficiale.
Seguiranno aggiornamenti.
Leggi anche:
- Crisi di Governo ultima ora: come inciderà sulla scuola?
- Quando ricomincia la scuola: ecco le date
- Immissioni in ruolo e pensionamenti 2022: i numeri per regione
- Immissioni in ruolo: quali posti non sono disponibili?
E seguici su Facebook e Instagram.
Photo credit: unsplash.com