Novità dalla riforma scuola: dalla creazione di una piattaforma digitale, all'introduzione di figure a sostegno dell'orientamento.
Vediamo di che cosa si tratta.
Riforma scuola: le ultime novità
L'ultima riforma scuola sull'orientamento porterà diverse novità.
Tra queste, l'ideazione di una piattaforma digitale e l'introduzione di figure a sostegno dell'orientamento.
Riforma dell'orientamento: che cosa prevede
La nuova riforma dell'orientamento è introdotta dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza e attuata dal Ministero dell’istruzione e del merito tramite apposite linee guida, adottate con il Decreto Ministeriale n. 328/2022 (le linee guida le puoi trovare in questo articolo).
Ma di che cosa tratta la riforma dell'orientamento?
Ecco quali obiettivi prevede:
- vuole rafforzare il raccordo tra primo e secondo ciclo di istruzione (per la scuola secondaria di II grado) per una scelta consapevole e ponderata attua a valorizzare le potenzialità degli studenti;
- vuole contribuire alla riduzione della dispersione scolastica;
- e favorire l’accesso alle opportunità formative dell’istruzione terziaria.
Le principali novità:
- richiedere la certificazione delle competenze nella scuola secondaria di II grado (verrà richiesta ogni anno scolastico, a partire dall’a.s. 2023/24);
- la presenza di moduli formativi di almeno 30 ore nella secondaria di I e II grado (da attivare dall’a.s. 2023/24);
- l’introduzione di un E-Portfolio;
- l’introduzione della figura del tutor di “gruppi di studenti”;
- l'ideazione della Piattaforma digitale unica per l’orientamento;
- e l'introduzione di una figura a sostegno dell’orientamento.
La piattaforma digitale unica per l'orientamento
Come abbiamo visto, tra le principali novità della nuova riforma per l'orientamento, spicca anche l'ideazione di una piattaforma digitale.
Essa verrà messa a disposizione di studenti, famiglie e docenti, con l'obiettivo di supportarli nell’orientamento.
Vediamo quali sono le sue caratteristiche principali:
- la piattaforma conterrà elementi riguardanti l’offerta formativa e i dati necessari per poter effettuare scelte consapevoli: questo sulla base sia delle competenze chiave, che delle motivazioni e degli interessi prevalenti.
Il tutto, ai fini del passaggio che intercorre dal primo al secondo ciclo di istruzione; - conterrà poi elementi relativi alla documentazione territoriale e nazionale, riguardante il passaggio dal secondo ciclo di istruzione all’offerta formativa del sistema terziario;
- troveremo i dati che concernono sia le professionalità più richieste a seconda del territorio, sia le prospettive occupazionali e retributive connesse ai diversi titoli di studio secondari e terziari, trasmessi dal Ministero a ciascuna scuola, in un mezzo molto utile, che serve per agevolare la transizione scuola-lavoro;
- la piattaforma si occuperà anche di fornire la presentazione delle migliori pratiche di E-Portfolio orientativo personale, riguardanti le competenze degli studenti; fornirà, inoltre, le migliori esperienze realizzate dalle istituzioni scolastiche ai fini di uno svolgimento delle attività di orientamento;
- la piattaforma avrà anche uno spazio riservato, dove sarà possibile consultare la stratificazione annuale del proprio E-Portfolio, sempre riguardante le competenze acquisite nei percorsi scolastici ed extrascolastici.
E tutte queste caratteristiche verranno gestite nelle scuole proprio da un’apposita figura a sostegno dell’orientamento.
Scopriamo qualcosa di più.
La nuova figura a sostegno dell'orientamento
La nuova figura a sostegno dell'orientamento verrà individuata in ogni singola scuola secondaria di I e II grado nell’ambito del proprio quadro organizzativo e finanziario.
Essa avrà il compito di gestire tutte le caratteristiche che troveremo nella piattaforma digitale (e che abbiamo elencato al paragrafo soprastante).
Scendendo ancora di più nello specifico, il compito di questa nuova figura sarà quello di raffinare tutti i dati e integrarli con i dati specifici che vengono raccolti nelle diverse realtà economico-territoriali.
E i dati saranno così a disposizione dei docenti (nello specifico: dei docenti tutor), delle famiglie e degli studenti.
Tutto questo per favorire l'unione tra le competenze degli studenti e la domanda di lavoro.
Seguiranno aggiornamenti.
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