In questi giorni non si parla d'altro: la riforma Bianchi sul nuovo reclutamento docenti. Gli emendamenti sono stati presentati e nei prossimi giorni saranno votati.
Quali modifiche sono state richieste? Che cosa dobbiamo aspettarci, quindi?
Riforma Bianchi: sarà davvero modificata?
Le forze politiche ed i sindacati hanno potuto presentare gli emendamenti per modificare la riforma Bianchi fino al 26 maggio.
In questi giorni si procede con la votazione: le Commissioni Affari Costituzionali e Istruzione stanno infatti lavorando per la valutazione e l'accettazione delle modifiche proposte.
Tuttavia, qualche indizio è già trapelato. Sembrerebbe che il Ministero dell'Istruzione non sia per nulla propenso a cambiare certi aspetti della riforma.
Non possiamo perciò dire con certezza quali e quante modifiche ci saranno.
Ma che cosa dobbiamo aspettarci dagli emendamenti?
Il Partito Democratico ha presentato una numerosa lista di proposte. Ecco quali sono.
Che cosa prevedono gli emendamenti?
Tra i tanti emendamenti presentati dal Partito Democratico, uno in particolare risulterebbe molto interessante.
Si tratta dell'emendamento 44.13, sottoscritto dal capogruppo Simona Malpezzi.
Ecco quali sono i punti salienti:
- eliminazione dei tagli dell’organico potenziato
- avvio del percorso formativo durante il periodo di laurea magistrale e non più durante la triennale
- una fase transitoria rivolta al personale docente in possesso di 36 mesi di servizio e a coloro che sono già in possesso dei 24 CFU
- modifiche del percorso di formazione incentivata
- previsione di scatti di carriera anticipata per coloro che partecipano alla formazione incentivata
Queste richieste perciò potrebbero essere approvate in questi giorni.
Rimaniamo in attesa di aggiornamenti.
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