Sono state definite le regole per il rientro a scuola di settembre.
I tamponi saranno gratis per il personale scolastico non vaccinato?
Vediamo che cosa stabilisce il protocollo presentato dai tecnici del Ministero dell'Istruzione.
Protocollo rientro a scuola: i tamponi al personale non vaccinato
L'accordo sul protocollo di sicurezza per il rientro a scuola è stato approvato e siglato dal sindacato.
Un nodo da sciogliere però rimane.
Riguarda l'obbligo del Green Pass scuola e la possibilità di fare i tamponi gratuiti al personale docente non ancora vaccinato.
Sembra che i Dirigenti Scolastici non abbiano ancora firmato il documento con il protocollo approvato dai tecnici del Ministero dell'Istruzione per via di questa clausola.
Ma il protocollo per il rientro a scuola su questo passaggio è chiaro: i tamponi saranno gratuiti per il personale docente non ancora vaccinato.
A finanziarli saranno gli istituti, che useranno i fondi messi a disposizione per l’emergenza sanitaria.
Il personale docente non ancora vaccinato comprende circa 213.277 persone, che non hanno ricevuto neppure la prima dose del vaccino.
La percentuale di personale docente non ancora vaccinato sarebbe circa il 14,55%.
Secondo quanto riportato del testo, il Ministero ha autorizzato gli istituti a fare ricorso ai 350 milioni di euro di risorse straordinarie “Anche per consentire di effettuare tamponi diagnostici al personale scolastico, secondo le modalità previste dall’Autorità sanitaria”.
I presidi dicono "no" alla gratuità del tampone
Questo concetto non deve essere frainteso come un modo per agevolare il persona docente no vax, esonerandolo dall'obbligo del Green Pass.
Infatti, il presidente dell’Associazione dei Presidi, Antonello Giannelli ha dichiarato:
"L’Anp non ha firmato il Protocollo perché contraria alla possibilità che le scuole si facciano carico del costo dei tamponi. Inoltre, il testo non chiarisce quali siano i dipendenti non vaccinati che hanno diritto al rimborso del tampone.
Non intendiamo favorire alcuna logica di ‘sostituzione’ della vaccinazione con il tampone. Deve essere chiaro: si tratta di tutela della salute collettiva e questo per noi è prioritario. Ci riserviamo di rivedere la nostra posizione se e quando il testo del protocollo sarà modificato nel senso da noi chiesto".
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