Il rientro a scuola di settembre è vicino e il Governo sta ultimando le disposizioni per la sicurezza anti Covid.
Ecco le ultime novità: la mascherine saranno ancora utilizzate?
Rientro a scuola: stop alle mascherine
Gli organi competenti stanno lavorando per il ritorno sui banchi di metà settembre.
Dopo due anni di pandemia, di regole ferree e precise, il Governo continua a monitorare la situazione Covid per non trovarsi impreparato al rientro a scuola.
Secondo le ultime notizie, non è previsto il rinnovo del precedente protocollo e il ritorno sui banchi sarà quindi senza mascherine.
Scelta dettata anche dalle ultime disposizioni, per le quali non sono più previsti dispositivi di protezione nemmeno per grandi eventi, come i concerti.
Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, afferma che le scuole sono pronte ad adottare i sistemi che il Governo sceglierà.
Già da diverse settimane la Commissaria europea Stella Kyriakides aveva fornito informazioni utili: "dovrebbe essere evitata la chiusura dei sistemi educativi, investendo in sistemi di ventilazione efficaci”.
Eppure ancora poco è stato fatto per dotare le scuole di buoni impianti di ventilazione, come spiega Walter Ricciardi, ordinario di Igiene alla Cattolica e consulente del Ministro alla Salute Speranza.
E che fine farà l'organico Covid?
Organico Covid: non ci sarà più
Rossano Sasso, sottosegretario dell’Istruzione, ha affermato che l’organico Covid era stato istituito negli anni scorsi come risposta ad una situazione di emergenza, ormai decaduta.
Ma, continua Sasso, il problema della carenza di organico è diventata cronica nelle scuole italiane.
Tanto che, ad esempio, “confermare il personale Ata alleggerirebbe il carico di lavoro su dirigenti scolastici e amministrativi che via via si è fatto sempre più insostenibile“.
Dati alla mano, il Governo non ha mai parlato di un rinnovo dell’organico Covid: l’esperienza sarebbe finita con l’a.s. 2021/22.
Ma in merito alla questione stanno intervenendo i sindacati.
Il “Comitato Uniti per riconferma – Organico aggiuntivo ex Covid comparto scuola“ ha inviato una lettera al Ministero nella quale chiede la conferma dei lavoratori aggiunti a scuola negli scorsi due anni scolastici.
Anche Flc Cgil interviene sul tema: “sono 70.000 i precari sui cosiddetti posti Covid licenziati al termine delle lezioni, sui quali è calata un’inspiegabile cappa di silenzio“.
Secondo il sindacato la scuola italiana avrebbe bisogno in ogni caso di un rafforzamento, perciò la conferma degli aggiunti come ex Covid sarebbe davvero preziosa.
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