Quali supplenze scuola può accettare il docente di ruolo?

Quali supplenze scuola può accettare il docente di ruolo?

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Il docente di ruolo può accettare supplenze scuola in un grado o Classe di Concorso diversi da quelli di titolarità?

Docente di ruolo: quali supplenze può accettare?

I docenti di ruolo, ai sensi dell’articolo 36 del CCNL 2007, possono accettare incarichi di supplenze scuola.

Ma che cosa prevede, nel loro caso, la normativa?

Vediamolo qui:

"Ad integrazione di quanto previsto dall’art. 28, il personale docente può accettare, nell’ambito del comparto scuola, rapporti di lavoro a tempo determinato in un diverso ordine o grado d’istruzione, o per altra classe di concorso, purché di durata non inferiore ad un anno, mantenendo senza assegni, complessivamente per tre anni, la titolarità della sede."

Il docente di ruolo, in sintesi:

  • può accettare supplenze al 30/06 e al 31/08 in un grado di istruzione o Classe di Concorso diversi da quelli della sua titolarità;
  • mantiene (in caso di supplenza) la titolarità della sede per tre anni scolastici (e solo al quarto deve presentare domanda di mobilità, per acquisire la nuova sede di titolarità);
  • è soggetto (durante l’incarico a tempo determinato) alla disciplina prevista dal CCNL per il personale assunto a tempo determinato (fatti salvi i diritti sindacali).

Ma ci sono delle eccezioni in merito?

Effettivamente, vanno fatte alcune precisazioni...

Quali supplenze scuola NON può ottenere il docente di ruolo?

Adesso scendiamo più in profondità e vediamo quali sono le dovute precisazioni da fare, riguardo le supplenze scuola e i docenti di ruolo.

Dove il docente di ruolo NON può ottenere una supplenza?

  • se il docente è titolare nella scuola dell’infanzia, non può ottenere la supplenza nella scuola dell’infanzia su posto comune o di sostegno. Può ottenere una supplenza su posto comune e di sostegno nella scuola primaria e nella secondaria di I e II grado;
  • se il docente è titolare nella scuola primaria, non può ottenere la supplenza nella scuola primaria su posto comune o di sostegno; può ottenerla su posto comune e di sostegno nella scuola dell’infanzia e nella secondaria di I e II grado;
  • se il docente è titolare nella scuola secondaria di I grado, non può ottenere la supplenza su posto comune nella stessa Classe di Concorso e su posto di sostegno nella secondaria di I grado. Può ottenerla su posto comune per un’altra Classe di Concorso nella scuola secondaria di I grado (ovvero: nella scuola secondaria di II grado, scuola primaria, scuola infanzia su posto comune e di sostegno);
  • se il docente è titolare nella scuola secondaria di II grado, non può ottenere la supplenza su posto comune nella stessa Classe di Concorso e su posto di sostegno nella secondaria di II grado; può invece ottenerla su posto comune per un’altra Classe di Concorso nella secondaria di II grado (ovvero: nella scuola secondaria di I grado, scuola primaria, scuola infanzia su posto comune e di sostegno).

Come fa un insegnante a diventare di ruolo?

Banalmente, potremmo dire che un docente diventa di ruolo con il conseguimento del concorso scuola.

Nella realtà attuale, però, sappiamo che non è per nulla semplice arrivare al tanto agognato traguardo.

Infatti, se fino ad oggi i requisiti indispensabili per accedere al percorso verso il ruolo richiedevano il conseguimento di un titolo di Laurea che desse accesso ad una Classe di Concorso completa e i 24 CFU, dal 31 di ottobre in avanti la faccenda sarà molto diversa.

Infatti, con il nuovo reclutamento docenti voluto da Patrizio Bianchi, i 24 CFU non saranno più sufficienti: i docenti dovranno sottostare ad un percorso che ne prevede 60.

Ma non solo.

Come una tortuosa gara di salto ad ostacoli, questo percorso prevede che la formazione dei docenti debba passare necessariamente da: fasi di tirocinio diretto e indiretto, concorsi (che, se Dio vuole, saranno annuali), anno di formazione e di prova, test di valutazione finale...

Insomma, non sarà facile diventare di ruolo.
Ma, di base, non lo è mai stato.

Anche per questo motivo, vista la confusione generale che aleggia attorno al mondo scuola, abbiamo deciso di aiutare aspiranti docenti e laureati desiderosi di intraprendere questo percorso.

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