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Potenziamento scuola: la normativa

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Potenziamento scuola: la figura del docente di potenziamento è stata introdotta dalla Legge 107/2015, nota come "Buona Scuola". Essa fa parte dell'organico dell'autonomia scolastica, che include i docenti delle discipline curricolari, i docenti di sostegno e quelli assegnati alle attività di potenziamento. L'organico dell'autonomia viene definito dai singoli istituti in base alle specifiche esigenze formative.

Obiettivi della figura

Il docente di potenziamento contribuisce al miglioramento dell'offerta formativa mediante attività che integrano e ampliano l'insegnamento tradizionale. Tra gli obiettivi principali figurano:

  • Valorizzazione delle competenze linguistiche, scientifiche e digitali.
  • Promozione dell'educazione alla cittadinanza attiva.
  • Integrazione e supporto agli studenti con bisogni educativi speciali.
  • Prevenzione della dispersione scolastica e del bullismo.

Funzioni e attività del docente di potenziamento

Secondo la Legge 107/2015, il docente di potenziamento può essere coinvolto in:

  • Sviluppo delle competenze linguistiche, incluse lingue straniere.
  • Potenziamento delle competenze logico-matematiche e scientifiche.
  • Educazione musicale, artistica e storico-culturale.
  • Promozione di uno stile di vita sano attraverso l'educazione fisica e alimentare.
  • Attività laboratoriali e metodologie didattiche innovative.

Inoltre, il docente può lavorare con piccoli gruppi di studenti o con l'intera classe, a seconda delle necessità individuate dal consiglio d’istituto.

Inclusione e prevenzione

Tra le priorità figurano il supporto a studenti con difficoltà, l’inclusione scolastica e la promozione di comportamenti responsabili. Questo ruolo si estende anche alla prevenzione del bullismo, inclusa la sua forma digitale, e al contrasto della dispersione scolastica.

Potenziamento scuola: quali sono i requisiti?

Non esiste un iter specifico per diventare docente di potenziamento. Questo ruolo può essere assegnato a qualsiasi docente dell’istituto, in base alle decisioni del dirigente scolastico e del consiglio d’istituto.

Per insegnare nelle scuole è necessario:

  • Per la scuola dell’infanzia e primaria: laurea quinquennale in Scienze della formazione primaria o diploma magistrale conseguito entro il 2002.
  • Per la scuola secondaria di I e II grado: laurea specialistica/magistrale o diploma accademico di II livello, oltre al conseguimento di 24 CFU in ambito pedagogico-didattico.

Inserimento nelle graduatorie

Dopo il percorso formativo, l’accesso alle graduatorie per supplenze o concorsi a tempo indeterminato avviene secondo le normative vigenti, quindi seguendo i requisiti abilitanti previsti dalla Riforma sul reclutamento del personale scolastico.

Il docente di potenziamento rappresenta una risorsa strategica per arricchire l’offerta educativa delle scuole, rispondendo a esigenze specifiche degli studenti e promuovendo il miglioramento delle competenze in ambiti chiave.

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