Atteso il DPCM che regolerà i provvedimenti del nuovo reclutamento docenti.
Quali?
Riforma Bianchi: è legge
Il nuovo reclutamento docenti introdotto con la riforma Bianchi è ormai legge.
Infatti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del decreto 36, quello contenente la riforma del nuovo reclutamento.
Ma, per attuare in maniera definitiva la riforma, sono necessari ulteriori passaggi.
Il primo riguarda un DPCM che dovrà definire il percorso formativo dei 60 CFU/CFA.
Il provvedimento dovrà essere varato entro il 31 luglio.
Ma che cosa definirà questo DPCM?
Il DPCM definirà i contenuti e la struttura che compongono l'offerta formativa dei 60 crediti formativi universitari, che saranno necessari per la formazione iniziale dei docenti.
Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta.
Quali provvedimenti definirà il DPCM
Entro il 31 luglio 2022 il DPCM dovrà definire tali provvedimenti:
- i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa, che corrisponde a 60 CFU, dei quali almeno 10 appartenenti all'area pedagogica. Di questi crediti fa parte anche l'attività di tirocinio diretto e indiretto, non inferiore a 20 CFU. Per ogni CFU di tirocinio, l’impegno in presenza nelle classi non potrà essere inferiore alle 12 ore;
- il numero di crediti universitari o accademici riservati alla formazione inclusiva delle persone con disabilità;
- la percentuale di presenza alle attività formative necessarie per avere accesso diretto alla prova finale;
- e le modalità di svolgimento della prova finale del percorso universitario e accademico, che comprendendo la prova scritta e orale.
Questi i provvedimenti che il nuovo DPCM regolerà.
Ma vediamo, nello specifico, come si struttura il percorso per diventare insegnanti, grazie a questa nuova riforma.
Come avviene il nuovo reclutamento docenti?
Sono molte le cose destinate a cambiare per gli aspiranti docenti della Scuola Secondaria.
Innanzitutto, per ottenere l’abilitazione, sarà necessario conseguire il percorso abilitante da 60 CFU con relativa prova finale, composta da una prova scritta e da una lezione simulata.
Sarà proprio tale abilitazione che consentirà l'accesso ai concorsi a cattedra, per tutti gli aspiranti docenti.
Ma per diventare insegnante che cosa è necessario avere?
- laurea magistrale (o triennale per ITP);
- abilitazione (conseguita con percorso di 60 CFU);
- aver superato un concorso a cattedra;
- aver conseguito l'anno di prova con relativa prova finale e valutazione.
Infine, un altro aspetto molto importante riguarda la formazione.
Con la riforma, si istituisce anche un sistema di formazione parallelo a quello canonico.
Saranno però i docenti a decidere se partecipare o meno a questo percorso.
I docenti che partecipano e che superano con successo un percorso di tre anni di formazione potranno essere premiati in denaro.
Tale percorso sarà gestito da un’apposita Scuola di Alta Formazione.
Quando ci sarà il concorso per insegnanti?
Importanti novità riguarderanno i concorsi.
I concorsi saranno, da ora in poi, a cadenza annuale.
E non saranno più a crocette ma verranno formulati attraverso le domande aperte.
Sarà necessario essere in possesso dell’abilitazione per potervi partecipare (fatta eccezione per la fase transitoria).
Saranno ammessi ai concorsi anche i docenti con tre anni scolastici di servizio svolti nei cinque anni precedenti nelle scuole statali.
E i 24 CFU?
Se sei già in possesso dei 24 CFU...
... Niente paura.
I 24 crediti per l'insegnamento saranno riconosciuti a chi li ha già conseguiti.
Questi docenti avranno la possibilità di "farli valere" fino a dicembre 2024, dal momento che i 24 CFU rimarranno requisito indispensabile per accedere i concorsi, almeno fino a quell'anno.
Chi non ha i 24 CFU deve conseguirli?
E per quanto riguarda gli aspiranti docenti che non sono in possesso dei 24 CFU?
Loro devono conseguirli e possono ancora farlo?
La risposta è sì ad entrambe le domande.
I 24 CFU possono essere conseguiti fino al 31 ottobre 2022.
Non oltre.
Di conseguenza...
Se sei un aspirante docente che non ha ancora conseguito i 24 crediti per l'insegnamento...
... Ti consigliamo vivamente di farlo.
Subito.
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