Ultime notizie sul nuovo reclutamento docenti: il CUN vorrebbe posticipare il tirocinio formativo e l'acquisizione dei CFU specifici richiesti dopo il concorso.
Vediamo le ultime novità sulla nuova riforma che il Ministro Patrizio Bianchi vuole inserire per il conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento.
Nuovo reclutamento docenti scuola secondaria
La nuova riforma per il reclutamento docenti è sotto l'occhio del ciclone da alcune settimane, ormai.
Il motivo?
La proposta del Ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi prevederebbe l'acquisizione dei 60 CFU in materie pedagogiche, 24 dei quali dovranno essere introdotti mediante un tirocinio formativo che l'aspirante docente deve conseguire.
Solo successivamente, il docente potrà partecipare ad un concorso che prevede una prova scritta a risposte chiuse.
Superato questo step, l'aspirante dovrà sottostare ad un anno di formazione e prova, che culminerà in un test finale.
Solo dopo aver superato quello, il docente potrà entrare di ruolo.
Un percorso abbastanza lungo, del quale si sta discutendo molto.
A mettere in discussione questa nuova procedura, vi è anche il CUN (Consiglio Universitario Nazionale), il quale vorrebbe che l'acquisizione dei CFU per il tirocinio formativo nelle scuole secondarie venissero conseguiti solo dopo il concorso.
In questo modo, il tirocinio si svolgerebbe in contemporanea all'anno di formazione e di prova del docente.
La proposta del CUN servirebbe a diminuire la dilatazione dei tempi al quale l'aspirante docente dovrebbe sottostare con la proposta Bianchi, aggravando ancora di più la situazione economica delle famiglie già in difficoltà.
Ovviamente si tratta di proposte, non ancora inserite in nessun decreto, per questo motivo non ancora valide per il nuovo processo di reclutamento docenti.
Reclutamento docenti e graduatorie
Come abbiamo già accennato, stiamo parlando solo di ipotesi e proposte, che ancora non sono state approvate.
Di conseguenza, la strada principale per il reclutamento docenti prevede tutt'oggi l'acquisizione dei 24 CFU per l'insegnamento, oltre al conseguimento di una Laurea magistrale che dia accesso ad almeno una Classe di Concorso completa (con tutti i CFU richiesti dalla tabella A1 ministeriale).
Quando parliamo di strada principale per il reclutamento docenti facciamo riferimento alle graduatorie provinciali, la cui apertura è prevista per l'estate 2022.
Se sei un docente precario, in questo momento l'unica possibilità che hai di ambire ad ottenere incarichi di supplenza a lungo termine (e quindi, ottenere una maggiore stabilità lavorativa) è quella di concentrarti sulla prossima riapertura graduatoria.
Che tu sia inserito in graduatoria o che tu ti debba ancora iscrivere, la priorità in questo momento per te deve essere una soltanto: cercare di aumentare il tuo punteggio.
Accumulare punteggio per la riapertura delle graduatorie non solo è importante: è l'unica cosa che conta, se davvero vuoi avere qualche speranza in più di una convocazione sicura.
Perché ti diciamo questo?
Perché la lista di docenti già iscritti in graduatoria è parecchio lunga.
E quella dei docenti che si vogliono inserire lo è ancora di più.
E tu in che modo pensi di poter gareggiare con loro, se godi di un punteggio inferiore?
Credi che non serva a nulla aumentare il tuo punteggio ai fini delle graduatorie?
È questo il problema?
Allora forse non sai che solo 7 punti in più in graduatoria potrebbero farti scalare fino a 100 posizioni!
Se vuoi davvero ottenere incarichi di supplenza...
Ci sono due cose che devi assolutamente fare:
La prima: cercare di capire quale posizionamento hai attualmente in graduatoria e muoverti di conseguenza. Questo significa che, se vedi che in GPS hai un punteggio molto basso, devi assolutamente muoverti in tempo per conseguire le certificazioni, i corsi di perfezionamento o i Master che ti servono per accumulare punteggio.
La seconda: valutare in quale provincia potresti ottenere un punteggio più alto.
La scelta della provincia, infatti, può essere determinante ai fini del punteggio: ci sono province dove potresti godere di un punteggio più alto e altre dove le tue speranze di convocazioni potrebbero essere pari a.... zero.
Qui sorge un problema però, e neanche di poco conto: in che modo puoi capire qual è il tuo attuale punteggio in graduatoria e, soprattutto, come puoi scoprire su quale provincia ti posizioneresti meglio?
Alcuni docenti ti risponderebbero che non ne hanno alcuna idea.
E, molto probabilmente, sono proprio quelli che si inseriranno in graduatoria senza sapere nemmeno che tipo di punteggio hanno e quante possibilità possono avere di una convocazione.
Poi ci sono altri docenti, invece, che saprebbero indicarti la strada migliore.
Perché è la strada che hanno intrapreso anche loro, poco tempo prima di te.
Stiamo parlando di InCattedra, un innovativo servizio che ha già aiutato una quantità esorbitante di docenti a:
- scoprire il loro posizionamento attuale in graduatoria e quello futuro;
- ottenere una proiezione delle 6 migliori province nelle quali inserirsi in graduatoria: stiamo parlando delle province dove il candidato, per la sua situazione specifica, può ottenere un punteggio molto più alto.
Il fattore tempo
InCattedra ti consente di fare proprio questo: grazie al nostro protocollo avrai una consulenza telefonica personalizzata di un'ora con un nostro consulente esperto, che valuterà per la tua situazione specifica quali sono i passi che devi ancora compiere per aumentare il tuo punteggio.
Inoltre, ti consegnerà un report scritto, dove vedrai chiaramente quali sono le province più favorevoli per te.
Parliamo di indicazioni ben chiare e precise: infatti proprio nel report potrai avere una tabella con indicate le 6 province migliori e il punteggio che avresti su ognuna di loro.
Prima di terminare questo articolo, vogliamo darti un'altra indicazione utile per te e per il tuo futuro.
Il tempo che hai a disposizione per inserirti in graduatoria al meglio è poco.
Infatti, se dovrai conseguire alcuni corsi di perfezionamento o Master che ti diano punteggio, devi considerare quanto segue: parliamo di percorsi universitari che richiedono un minimo di 5 mesi di preparazione e svolgimento.
Il tempo non è un fattore da sottovalutare, in questi casi.
Soprattutto, perché tende a scorrere veloce.
E a non tornare indietro.
Approfitta adesso che sei ancora in tempo: dopo sarà troppo tardi!
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