Messa a disposizione 2025: sarà possibile? - Blog | Docenti.it

Messa a disposizione 2025: sarà possibile?

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Messa a disposizione: nonostante l'utilizzo degli Interpelli da parte delle istituzioni scolastiche per il reclutamento di personale docente a tempo determinato, la MAD continua ad essere una modalità alla quale molte scuole si affacceranno anche durante il corso del 2025.

In questi primi mesi dell’anno, in particolare a gennaio e febbraio, si verificano importanti opportunità per chi è in cerca di supplenze scolastiche. Il numero di cattedre vacanti aumenta in modo significativo per due motivi principali:

  1. Movimenti di personale di ruolo: molti insegnanti titolari di cattedra presentano domanda di trasferimento all’inizio dell’anno. Questo crea temporanei vuoti nell’organico delle scuole, poiché i posti rimangono scoperti in attesa di essere riassegnati;
  2. Diffusione dell’influenza stagionale: gennaio e febbraio coincidono con il picco di assenze dovute a malattia, generando una maggiore necessità di supplenti per coprire le cattedre.

In tale contesto, per chi desidera lavorare come docente è fondamentale agire con prontezza, sfruttando strumenti strategici come le domande di Messa a Disposizione (MAD) e gli interpelli.

Messa a disposizione 2024/25: interpelli e il ruolo della MAD

All’inizio dell’anno scolastico 2024/25, l’interpello si è confermato uno strumento cruciale per coprire cattedre vacanti, specialmente nelle province del nord Italia. Le difficoltà nel reperire docenti hanno interessato diverse classi di concorso, tra cui:

  • Sostegno per infanzia e primaria (ADEE e ADAA);
  • Posti comuni per infanzia e primaria;
  • Classi della scuola secondaria come A027 (Matematica), A040 (Scienze e tecnologie elettroniche), A041 (Scienze e tecnologie informatiche) e A042 (Scienze e tecnologie meccaniche);
  • Insegnamenti di Strumento musicale e Conversazione in lingua straniera.

Un tempo considerate lo strumento principale per il reclutamento di docenti fuori graduatoria, le MAD (Messe a Disposizione) sono oggi utilizzate in modo più limitato e rappresentano una soluzione residuale per i Dirigenti Scolastici.

Secondo la normativa vigente:

  1. L’interpello deve essere prioritariamente esperito;
  2. Solo in caso di esito negativo, le scuole possono prendere in considerazione le MAD ricevute.

Alcuni Dirigenti Scolastici specificano chiaramente che, qualora l’interpello non porti a risultati, si valuteranno le MAD già presenti. Tuttavia, questa rimane una pratica straordinaria, riservata alle situazioni in cui non si riesca a coprire un posto neanche tramite interpello.

Per scoprire come registrarti agli Interpelli Supplenze, e ricevere un report per ogni Istituto scolastico che risponde alla tua candidatura:

Per inviare la tua domanda di messa a disposizione:

Come funziona la procedura degli Interpelli

L’interpello rappresenta una misura ufficiale adottata dal Dirigente Scolastico per coprire posti vacanti che non possono essere assegnati attraverso le graduatorie ordinarie, come le GPS o le Graduatorie di Istituto della scuola e delle scuole viciniori. Quando queste opzioni risultano esaurite, il Dirigente pubblica un interpello a livello nazionale, invitando i docenti disponibili a candidarsi per ricoprire l’incarico.

Ordine di priorità nelle assunzioni

Nel processo di selezione, vengono seguiti questi criteri di priorità:

  1. Docenti abilitati o specializzati, con particolare attenzione a coloro che possiedono la specializzazione sul sostegno;
  2. Candidati con un titolo di studio idoneo per l’insegnamento richiesto;
  3. In casi estremi, qualora l’interpello non dia esito positivo, possono essere presi in considerazione anche docenti con titoli affini o, in ultima istanza, con titoli completamente diversi.

Chi può partecipare

L’interpello è aperto a diverse categorie di aspiranti:

  • Docenti abilitati o specializzati per la classe di concorso o il tipo di posto richiesto;
  • Candidati con il solo titolo di studio idoneo, oppure con titoli affini;
  • Docenti già inseriti nelle GPS, sia della provincia in cui è situata la scuola, sia di altre province.

Esclusioni dalla procedura

Non possono partecipare agli interpelli:

  • I docenti che hanno già ricevuto un incarico a tempo determinato, anche se successivamente rifiutato;
  • Coloro che hanno ottenuto un incarico finalizzato al ruolo tramite GPS sostegno prima fascia o mini call veloce, anche in caso di rifiuto dell’assegnazione.

Questa procedura consente alle scuole di affrontare in modo trasparente e ordinato la copertura dei posti vacanti, garantendo un maggiore coinvolgimento di aspiranti docenti qualificati.

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