ITP, che tipo di ruolo svolge nella scuola e quali sono i requisiti per diventarlo?
Due domande diffuse sul web tra gli aspiranti professionisti del mondo scolastico, specialmente in questo periodo in cui è ancora possibile svolgere questo ruolo senza il necessario possesso della laurea.
L’acronimo ITP sta per insegnante tecnico-pratico, ovvero un docente con competenze specifiche di natura tecnico-pratica, presente in tutte le scuole professionali e presso gli Istituti tecnici.
Si tratta di una figura che, gestendo la programmazione delle ore didattiche in base alle attività pratiche e di laboratorio previste per specifico indirizzo di studi, è presente esclusivamente in Istituti scolastici che affiancano alla parte teorica delle lezioni, una parte pratica.
Non si tratta di una figura di assistenza al docente teorico della singola materia, in quanto un ITP può svolgere anche in autonomia le proprie mansioni, dalle lezioni, ai consigli di classe, agli scrutini.
Docente ITP: requisiti e novità previste dalla normativa
Docente ITP, che requisiti e novità previste dalla normativa?
Per i docenti ITP è sempre stato necessario, come requisito di partecipazione ai concorsi e di ingresso nelle scuole, il solo possesso del diploma.
Chiaramente non si tratta di un semplice diploma, ma di un titolo conseguito presso un Istituto tecnico o Professionale.
Tra i diplomi ammessi ci sono quelli presenti nella tabella B allegata al DPR 19/2016, fino al 31 dicembre 2024.
Alla luce della Riforma Bianchi sul reclutamento e la formazione del personale docente, per la durata della cd. fase transitoria gli ITP sono l’unica categoria esonerata dal necessario possesso dei 24 CFU (conseguiti entro il 31 ottobre 2022) per la partecipazione ai concorsi scuola.
Dal 2025, però, anche ai docenti ITP verrà richiesto il titolo di laurea triennale coerente con la classe di concorso per la quale ci si candida o si concorre, più il possesso dell’abilitazione per essere immessi in ruolo nella scuola.
Tutti gli ITP che parteciperanno ai concorsi scuola banditi dopo il 31 dicembre 2024, dovranno possedere laurea triennale+ abilitazione all’insegnamento, da conseguire nelle modalità dei 60 CFU indicate dalla Riforma.
ITP e Concorso secondaria 2024, materie da studiare
ITP e concorso secondaria 2024, scaduta la domanda per la partecipazione al concorso per la scuola secondaria il 9 gennaio, al momento ci troviamo in attesa dell’uscita delle date per lo svolgimento della prova scritta.
Il contenuto della prova scritta è molto simile a quello previsto per le altre classi di concorso.
Nello specifico la prova scritta è composta da cinquanta quesiti, così ripartiti:
- quaranta quesiti a risposta multipla volti all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, così distribuiti:
- dieci quesiti di ambito pedagogico;
- quindici quesiti di ambito psicopedagogico, ivi compresi gli aspetti relativi all’inclusione; quindici quesiti di ambito metodologico didattico, ivi compresi gli aspetti relativi alla valutazione;
- cinque quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue;
- cinque quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.
La prova deve essere superata con un punteggio minimo di 70/100, condizione necessaria per accedere alla prova orale.
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