Insegnante di religione: requisiti e percorso da seguire - Blog | Docenti.it

Insegnante di religione: requisiti e percorso da seguire

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Insegnante di religione: l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole italiane è regolato da un accordo tra lo Stato e la Chiesa.

Il riferimento principale è l’Accordo del 18 febbraio 1984, che ha sostituito il precedente Concordato del 1929. Questo Accordo è stato formalmente ratificato con la legge n. 121 del 25 marzo 1985.

Per quanto riguarda nello specifico l'insegnamento della religione cattolica (IRC), il punto di svolta è stato l’Intesa del 28 giugno 2012 tra il MIUR e la Conferenza Episcopale Italiana.

Il successivo D.P.R. n. 175 del 20 agosto 2012 ha messo nero su bianco le modalità di attuazione e i requisiti professionali richiesti per diventare insegnante di religione.

In questo contenuto andremo ad approfondire il percorso da seguire per intraprendere la carriera da insegnante di religione.

Docente di religione: quali sono i titoli necessari?

I requisiti da possedere per diventare docente di religione cambiano a seconda che si tratti di scuola primaria o di scuola secondaria.

Nello specifico:

1. Requisiti per la scuola secondaria

Per insegnare religione cattolica nelle scuole medie e superiori, il candidato deve possedere almeno uno di questi titoli:

  • Un titolo accademico ecclesiastico – come il baccalaureato, la licenza o il dottorato – in teologia o discipline affini, rilasciato da una facoltà approvata dalla Santa Sede;
  • Un attestato di completamento degli studi teologici ottenuto in un seminario maggiore;
  • Una laurea magistrale in Scienze Religiose, conseguita presso un istituto riconosciuto dalla Santa Sede.

2. Requisiti per la scuola primaria e dell'infanzia

Nelle scuole dell’infanzia e primarie, l’insegnamento della religione può essere affidato a:

  • Docenti in possesso di uno dei titoli sopra elencati per la scuola secondaria;
  • Sacerdoti, diaconi o religiosi che abbiano ottenuto una qualifica riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana;
  • Insegnanti curriculari della sezione o della classe, a patto che abbiano frequentato uno specifico master universitario di secondo livello per l’IRC.

Chi possiede uno dei titoli richiesti deve presentare domanda presso l’Ufficio Scuola della Diocesi competente per territorio.

Dopo aver valutato la candidatura, la diocesi propone il nominativo al dirigente scolastico, che può procedere con la nomina. Solo dopo questo passaggio l’insegnante di religione ottiene l’idoneità per il concorso.

Insegnante di religione: com'è cambiata la modalità di nomina nel corso degli anni?

Fino al 2004, l’incarico da docente di religione veniva assegnato su segnalazione della curia diocesana, e il dirigente scolastico si limitava a confermare la nomina. Si trattava di un incarico annuale, privo di un inquadramento stabile nel sistema scolastico.

Dal 2004 in poi, la situazione è cambiata.

È stato introdotto un concorso pubblico che consente l’inserimento in ruolo degli insegnanti di religione. Chi supera il concorso viene incluso nell’organico scolastico, come accade per i docenti delle altre discipline.

Tuttavia, la Chiesa conserva il potere di revoca dell’idoneità nel caso in cui l’insegnante presenti carenze didattiche o pedagogiche, oppure una condotta morale non coerente con i valori della religione cattolica.

Insegnare religione rappresenta un'opportunità per tutte le persone appassionate di teologia, che intendono trasmettere l'apprendimento di questa disciplina.

L'evoluzione normativa che ha condotto alla previsione di concorsi pubblici per l'immissione in ruolo dei docenti di religione rappresenta, senza dubbio, un ottimo incentivo per chi sceglie di intraprendere questa carriera.

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