L'ordinanza sulle GPS 2022 è stata pubblicata l'11 maggio e ha scatenato diverse polemiche. Nel testo infatti compaiono poche modifiche rispetto alle richieste avanzate dai sindacati.
Sono troppi i docenti esclusi dalle GPS e la situazione dei precari continua a non essere sostenibile. Per questo Anief prepara ricorso.
Che cosa sta succedendo?
GPS 2022: sormontato anche il parere del Consiglio di Stato
L'ordinanza pubblicata dal Ministero ha tenuto poco conto delle richieste avanzate dai sindacati, ma non solo.
Nemmeno i rilievi del CSPI e del Consiglio di Stato sono stati ascoltati, seppur abbiano sollevato molti dubbi in merito a diverse questioni.
Le principali problematiche messe in discussione dai vari organi riguardano:
- l'individuazione poco chiara delle sedi scolastiche
- la tabella di valutazione dei titoli
- la gestione delle dichiarazioni false
- l'assegnazione del punteggio
- l'organizzazione della procedura informatica per la presentazione della domanda
Come si vede quindi sono tantissimi i dubbi evidenziati negli ultimi giorni, ai quali però il Ministero non ha dato alcun peso.
Anief ha deciso di preparare ricorso.
Anief contro il Ministero: troppi aspiranti lasciati fuori dalle GPS
Il sindacato Anief ha pubblicato un comunicato sul suo sito dove si dimostra pronto a presentare ricorso.
Il motivo principale è per il rispetto dei diritti dei precari.
Si legge infatti che il sindacato vuole "opporsi in sede giudiziaria a sanzioni pesanti nei confronti dei precari che per documentati motivi rinunceranno alla nomina o all’incarico in corso d’opera".
Poi, l'attenzione si sposta anche sugli aspiranti del TFA sostegno: "Anief ritiene illegittimo non sciogliere la riserva per la specializzazione su sostegno conseguita entro il 31 luglio con il TFA VI ciclo (inserimento in I fascia) o laurea in Scienze della formazione primaria e il titolo conseguito all’estero non riconosciuto al 20 luglio dal Ministero dell’Istruzione."
Ma le perplessità non finiscono qui.
Anche il Consiglio di Stato si è dimostrato preoccupato sulle disposizioni delle GPS 2022.
Consiglio di Stato: critiche sull'ordinanza GPS
Come si è detto, il Consiglio di Stato si è dimostrato contrario a molti provvedimenti.
Prima di tutto riguardo alla situazione dei precari. In particolare, per coloro che non possono accettare le nomine da GPS o che devono lasciare la cattedra durante l'anno.
Un'altra questione molto criticata è la scelta delle sedi, che deve essere fatta senza conoscere le effettive disponibilità. Il CdS ritiene invece che i candidati debbano poter conoscere le condizioni delle sedi prima di presentare domanda.
Continuiamo poi con la gestione delle dichiarazioni false, per le quali non si specifica l'utilizzo di "rettifica" o di "esclusione".
Le altre contestazioni riguardano invece il sistema dei titoli e della valutazione:
- le tabelle di valutazione sono poco chiare
- il controllo e la verifica dovrebbero essere effettuati prima dell'approvazione delle graduatorie, e non dopo
- le tre annualità sul sostegno per entrare in seconda fascia, per le quali non rientra l'anno in corso.
Seguiranno aggiornamenti.
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