La fase transitoria che riguarda il Nuovo reclutamento docenti è uno dei temi caldi sul quale il Ministro Valditara sta lavorando in questi giorni.
Vediamo quali modifiche vuole introdurre Il Ministro dell'Istruzione e del Merito per migliorare il nuovo reclutamento docenti.
Fase transitoria: quali sono le modifiche da attuare
La fase transitoria è al centro del tema Nuovo reclutamento docenti, del quale si sta parlando in questi giorni.
Il Ministero dell’Istruzione sta lavorando assiduamente a questo, in ottica di completare la riforma del Pnrr, che era stata avviata dall’ex Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.
A riguardo, leggiamo le parole di Marcello Pacifico, presidente del sindacato ANIEF, che ha informato sulle intenzioni da parte di Viale Trastevere tramite un post Facebook:
“Il capo di Gabinetto Recinto in chiusura di replica dopo intervento della delegazione Anief ha affermato che nei prossimi giorni è previsto un confronto serrato con #europeancommission del Ministero dell’Istruzione e del Merito per una soluzione sulla fase transitoria della gestione del precariato e su organico aggiuntivo PNRR“.
Si prevede, quindi, un confronto sui temi del reclutamento docenti fra il Ministero e le organizzazioni sindacali.
Valditara: qual è il piano?
Negli scorsi giorni il nuovo Ministro Valditara ha affrontato il tema Nuovo reclutamento docenti, sostenendo quanto questo passaggio risulti uno dei più difficili mai affrontati nella gestione amministrativa.
Questo perché: "L’Alto numero di aspiranti rappresenta l’attrattività della professione ma è anche il sintomo della presenza di elementi patologici da un lato del problema del precariato e, dall’altro, al fatto che da tempo non vengono espletate procedure certe, stabili e ricorrenti”.
Quello che emerge è che i percorsi transitori sono necessari ma sono altresì necessarie altre migliorie da applicare in relazione alla riduzione del precariato.
A conti fatti, l'obiettivo di Valditara è questo: realizzare un quadro transitorio che sia perfettamente in grado di garantire la qualità del profilo docente e di attrarre quanti candidati vogliano affacciarsi alla professione.
In questo modo, sarà possibile garantire il necessario rinnovamento generazionale.
70mila assunzioni entro il 2024
La riforma del reclutamento (contenuta nella legge 79/22), non risulta ancora operativa perché mancano ancora alcuni decreti attuativi, relativi alla formazione iniziale alla quale i docenti devono sottostare.
Questo passaggio è molto importante e deve essere risolto, anche a discapito del fatto che potrebbe far posticipare l'intera procedura.
La riforma del Pnrr prevede che si raggiunga il target di 70 mila assunti entro il 2024, ma...
Non ci sono i tempi tecnici, dal momento che ancora manca il Dpcm, che regola la formazione e abilitazione dei nuovi insegnanti.
Per questo, non è escluso che si possa richiedere una proroga a Bruxelles.
Per quanto riguarda i decreti attuativi, ora è necessario trovare un accordo fra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e le Università.
Una possibile ipotesi è quella di trovare una nuova scadenza, una proroga di uno o due anni, aumentando il numero di assunti in ruolo, che provengono dal nuovo sistema di assunzione e formazione.
Fase transitoria: in che cosa consiste
Visto che nei paragrafi precedenti abbiamo accennato alla fase transitoria, vediamo, in breve, in che cosa consiste.
Nel''ambito del Nuovo reclutamento docenti, la fase transitoria prevede:
- l'attivazione di percorsi formativi da 30 CFU, che danno accesso ai concorsi fino al 31 dicembre 2024, (oppure accesso con i 24 CFU, solo se acquisiti entro il 31 ottobre 2022);
- una procedura concorsuale.
Chi ne esce vincitore sottoscrive un contratto annuale (al 31 agosto): si prevede poi un completamento di percorso universitario e accademico di formazione iniziale per 30 CFU.
In caso di esito positivo, viene dato accesso all’assunzione a tempo indeterminato. - una volta sottoscritto il contratto a TI, il docente sostiene il periodo di prova con un test finale, come da DM 226/2022: solo in caso di esito positivo è confermato il ruolo in maniera positiva.
Sono inoltre previsti corsi da 30 CFU rivolti a docenti già abilitati per un' altra Classe di Concorso o altro grado e per i docenti specializzati e assunti sul ruolo del sostegno, ma che siano privi dell’abilitazione sulla disciplina.
Se guardiamo ai fatti, lo schema del Nuovo reclutamento, sia in un quadro transitorio che a regime, è già ben presente.
È importante ora cercare di capire la natura dell’intervento del Ministro Valditara a riguardo.
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