Le dimissioni di Draghi sono state respinte: il Governo è in crisi. In questo momento ci sono molte perplessità anche in merito al mondo scuola.
La crisi di Governo inciderà sulla riforma di Bianchi da poco approvata?
Crisi di Governo ultima ora: cosa succede alla scuola?
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha respinto le dimissioni del Premier Draghi.
Sono giorni di alta tensione e, mentre si aspetta l'incontro di mercoledì tra Draghi e il Parlamento, i sindacati dimostrano preoccupazione per il comparto scuola.
Da diverse settimane la scuola italiana ha subito grandi cambiamenti, dovuti all'approvazione della riforma del Ministro Bianchi sul nuovo reclutamento docenti.
Ed ora l'incertezza si fa ancora più grande a causa della crisi di Governo.
Infatti, devono ancora essere pubblicati 14 decreti attuativi della riforma, di cui uno per rendere del tutto operative le nuove disposizioni.
Elvira Serafini, dello Snals, ha ammesso il timore del sindacato: "non ci aspettavamo una situazione così incerta. Siamo alla vigilia di un incontro all’Aran per il contratto molto importante. Se è crisi di Governo, vuol dire che si ingessa il processo per il rinnovo contrattuale. Siamo preoccupati anche per i fondi del PNRR, servono risposte immediate".
Uil Scuola, proprio in merito alla riforma della scuola, invoca "un cambiamento radicale".
Ma le preoccupazioni non si fermano qui.
Che ne sarà del ritorno a scuola di settembre?
Rientro a scuola di settembre: cosa succederà?
La crisi di Governo sta mettendo in discussione molte questioni, tra cui il rientro a scuola di settembre.
Continua infatti Elvira Serafini: "l'aggiornamento del protocollo di sicurezza non c’è stato e, al momento, non abbiamo notizie in tal senso".
La situazione Covid sta appunto peggiorando: i casi aumentano e cresce la preoccupazione di una nuova chiusura.
Rino Di Meglio, di Gilda, rimarca: "siamo al terzo anno del Covid, nessun Governo è mai riuscito a far riprendere le lezioni regolarmente, ovvero nessuno ha veramente messo mano ai problemi importanti come la riduzione del numero di alunni per classe e il ricambio d’aria. Nessun Governo lo ha fatto, né in crisi né in posizione stabile".
Seguiranno aggiornamenti.
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