Come funzionano gli interpelli supplenze? - Blog | Docenti.it

Come funzionano gli interpelli supplenze?

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Gli interpelli supplenze sono la principale modalità con cui gli Istituti scolastici reclutano personale docente per coprire cattedre a tempo determinato e provvisorie.

Si tratta di una procedura alla quale si ricorre dopo lo scorrimento e l'esaurimento delle graduatorie GPS, GAE e GI.

Gli interpelli rappresentano una modalità di reclutamento del personale docente supplementare, alternativa alla Messa a Disposizione.

A differenza di quest'ultima, dove l'iniziativa spetta al docente, con gli interpelli è l'istituto scolastico, in caso di posti vacanti non coperti dalle graduatorie ordinarie (GAE, GPS, GI), a pubblicare un avviso di selezione. Possono partecipare sia i docenti abilitati che coloro in possesso dei requisiti curriculari previsti per l'insegnamento della disciplina oggetto dell'interpello.

La procedura prevede l'invio della documentazione richiesta dalla scuola e, in caso di selezione, l'immediata presa di servizio.

Interpelli supplenze: la procedura

L'interpello, a differenza della MAD (Messa a Disposizione), può essere visto come una vera e propria "richiesta d'aiuto" da parte delle scuole per coprire posti temporaneamente vacanti.

Mentre con la MAD è l'insegnante a inviare spontaneamente la propria candidatura per coprire le cattedre vacanti, nell'interpello sono le scuole a pubblicare un annuncio sui loro siti istituzionali. Questo avviso di supplenza viene poi diffuso anche alle altre scuole e agli Uffici Scolastici Provinciali di tutto il paese.

Tutti gli aspiranti insegnanti possono rispondere, anche chi non ha ancora un titolo. Tuttavia, i docenti qualificati hanno la priorità.

Lo scopo dell'interpello è garantire, soprattutto per i posti di sostegno, personale qualificato. Questa nuova procedura punta a rendere più chiaro e organizzato il processo di selezione dei docenti quando non ci sono candidati idonei nelle graduatorie.

Infine, l'accesso all'interpello è vietato a chi ha già un contratto a tempo determinato per l'anno in corso e, per i posti comuni, anche a chi è già iscritto nelle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze).

Gli interpelli vengono pubblicati dalle scuole sui propri siti istituzionali e sugli appositi spazi dedicati sul sito dell'ufficio scolastico provinciale. In questi avvisi, vengono specificati il numero di cattedre vacanti, le classi di concorso coinvolte e la durata del contratto.

Tale modalità di diffusione garantisce una maggiore visibilità e consente ai docenti, anche di altre province, di candidarsi per le posizioni disponibili, a condizione che non abbiano già un altro incarico.

Quali sono i requisiti per rispondere agli interpelli?

Gli interpelli scolastici sono generalmente rivolti a:

  • Personale docente, ovvero insegnanti di ruolo e docenti inseriti nelle graduatorie (GAE, GPS e GI);
  • Personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario), sia di ruolo che precario;
  • Dirigenti scolastici (DS), ma solo in casi particolari.

Gli interpelli vengono utilizzati in diverse circostanze, tra cui:

  • La copertura di cattedre o posti vacanti non assegnati con le normali procedure di nomina;
  • La sostituzione di personale temporaneamente assente;
  • L'assegnazione di incarichi specifici o la gestione di progetti particolari.

Le modalità di partecipazione e i requisiti richiesti possono variare a seconda del tipo di interpello e delle esigenze specifiche dell'istituto scolastico.

Gli interpelli rappresentano la modalità più utilizzata dalle scuole per reclutare personale docente, per cui gli aspiranti professori dovrebbero monitorare i siti delle segreterie scolastiche per restare aggiornati sulla pubblicazione di eventuali avvisi.

Con il nostro servizio Interpelli Scuola, hai la possibilità di rivolgerti ad un team di esperti che provvede a rispondere a tutti gli avvisi pubblicati dalle scuole della provincia di tua preferenza, ricevendo un report per ogni Istituto che risponde all'invio della tua candidatura.

Che aspetti?