Per capire come diventare insegnante di sostegno scuola secondaria, bisogna fare ovviamente riferimento alla Buona Scuola e in particolare alla riforma su sostegno, approvata venerdì 7 aprile 2017.
A partire dal 2019 il percorso formativo cambierà e nell'anno scolastico corrente, 2017/2018, vedremo la cosiddetta fase transitoria.
I decreti attuativi della Buona Scuola indicano che per diventare docente di sostegno bisognerà sostenere il concorso, superarlo e, infine, superare il FIT (formazione iniziale tirocinio). Un percorso di formazione che non si discosta poi molto dal come si diventa insegnanti su posto comune.
Come diventare insegnante di sostegno scuola secondaria: il percorso
Bisognerà seguire un corso di specializzazione in pedagogia e didattica, corso annuale nel quale verranno conseguiti 60 CFU, comprensivi di almeno 300 ore di tirocinio (che corrispondono a 12 CFU).
Potranno accedere al corso solo i laureati nella Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria.
Più nello specifico, ecco l'iter previsto.
Dopo il titolo di studio, ovvero il concorso scuola i cui i requisiti richiesti sono:
- Laurea magistrale o a ciclo unico; diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, titolo equipollente o equiparato, coerente con la cdc;
- Aver acquisito almeno 24 CFU o accademici nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche;
- In ogni caso, dovranno essere garantiti almeno sei crediti in almeno tre dei seguenti ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia, antropologia, metodologie e tecnologie didattiche.
Il concorso scuola, che probabilmente verrà indetto nel 2018, per gli aspiranti docenti di sostegno prevede una prova aggiuntiva rispetto ai docenti che concorreranno su posti di tipo comune:
- La prima prova scritta verterà sul grado di conoscenza del candidato su una specifica disciplina a scelta sua;
- La seconda prova scritta verterà sulla conoscenza delle discipline antropo-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecnologie didattiche;
- Terza prova scritta, denominata aggiuntiva, in cui si verificherà la conoscenza base del docente sulla pedagogia speciale, sulla didattica per l’inclusione scolastica e sulle relative metodologie;
- Prova orale dove la commissione si accerterà anche della conoscenza di una lingua straniera europea e sarà oggetto d'esame il grado di conoscenza e le capacità informatiche di base.
Il FIT
Passiamo all'ultimo step su come diventare insegnante di sostegno scuola secondaria. Il docente, superato il concorso scuola, dovrà seguire il FIT della durata triennale:
- Nel primo anno si avrà un approccio più teorico, in quanto l’insegnante dovrà seguire e superare un corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica. Il docente maturerà 60 CFU/CFA. Terminato il primo anno, dovrà sostenere un esame.
- Nel secondo e terzo anno è presente una parte più pratica con tirocini e con il graduale inserimento nella funzione di insegnante di sostegno. Qui bisognerà conseguire altri 40 CFU nell’ambito della pedagogia speciale e dell’inclusione scolastica. Anche qui, è prevista una prova intermedia.
- Nell'ultimo anno ci sarà una valutazione finale.
Durante il FIT sarà possibile per l'insegnante di sostegno secondaria fare supplenza e nel terzo anno potrà svolgere il lavoro su posti vacanti e disponibili.
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