Aumento stipendio docenti: si è tenuta il 26 marzo una riunione tra l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e le sigle sindacali per riprendere le discussioni sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) relativo al settore dell’Istruzione e della Ricerca.
Questo accordo riguarda circa 1,2 milioni di lavoratori e si riferisce al triennio 2022-2024.
Aumento stipendio docenti: gli incrementi per docenti e personale ATA
Durante l’incontro sono stati esposti ai sindacati i fondi disponibili per l’adeguamento salariale, ripartiti tra le diverse categorie del comparto. Gli incrementi medi mensili previsti sono:
- Scuola (personale ATA e docenti): 142 euro (con una media di 130 euro per il solo personale ATA);
- Docenti: 150 euro;
- Università: 142 euro;
- Enti di ricerca: 211 euro;
- AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica): 174 euro.
Secondo Antonio Naddeo, Presidente dell’Aran, la ripresa del dialogo rappresenta un passo fondamentale per garantire una giusta valorizzazione economica e professionale al personale. Ha inoltre evidenziato la necessità di raggiungere un accordo soddisfacente, capace di riconoscere il valore del comparto e di rispondere alle sfide di un settore complesso.
Previsioni sugli aumenti salariali per i docenti
Il nuovo contratto interessa quasi 1,3 milioni di dipendenti, con un incremento medio del 6% sugli attuali stipendi. Tuttavia, è da considerare che una parte dell’aumento è già stata anticipata attraverso l’indennità di vacanza contrattuale.
Nonostante i passi avanti, il percorso verso la firma dell’accordo appare ancora complesso. Alcuni temi normativi saranno al centro del dibattito, con posizioni discordanti tra le varie sigle sindacali. Tra gli argomenti più delicati troviamo:
- Nuovi profili professionali per il personale ATA;
- Introduzione del welfare professionale nel contratto;
- Mobilità del personale, su cui pesa il vincolo legislativo per i neoassunti;
- Middle management e le sue funzioni.
Le trattative ufficiali per il rinnovo del contratto sono state convocate dall’Aran il 27 febbraio. In questo contesto, i sindacati con una rappresentanza minore, come Gilda e Anief, potrebbero giocare un ruolo chiave. Il loro sostegno potrebbe essere determinante per permettere a quasi 1,3 milioni di lavoratori di ottenere un nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro nei prossimi mesi.
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