Si avvicinano le immissioni in ruolo. Per partecipare, gli interessati devono presentare due domande.
Ma come funziona il sistema delle assunzioni docenti?
Assunzioni docenti: le domande da presentare
Sono prossime le immissioni in ruolo ordinarie per l'anno scolastico 2022/23. Ogni anno, le assunzioni avvengono attingendo per il 50% dalle GAE e per il 50% dalle GM.
Coloro che sono interessati alla procedura devono presentare due domande attraverso la piattaforma Istanze Online:
- presentazione domanda "Informatizzazione Nomine In Ruolo – Espressione preferenze provincia-Classe di Concorso/tipo posto": si indica l'ordine di preferenza (per GM si indicano le province in cui si è svolto il concorso, CdC e tipo di posto, per GAE solo CdC e tipo di posto)
- presentazione domanda "Informatizzazione Nomine In Ruolo – Espressione preferenze sede": si indica la preferenza delle sedi e delle scuole disponibili
È importante monitorare i siti ufficiali degli Uffici Scolastici Regionali, poiché per ogni domanda verrà pubblicato un apposito avviso che avrà valore di notifica a tutti gli effetti.
Proprio negli avvisi saranno indicati i candidati che possono partecipare alla procedura e le tempistiche.
Chi partecipa alle immissioni in ruolo?
Come si è detto, le assunzioni docenti ordinarie si svolgono da GAE e GM.
Gli USR però convocheranno un numero di candidati maggiore rispetto ai posti disponibili, al fine di poter coprire eventuali rinunce.
Se non presento domanda per le immissioni in ruolo?
I docenti che non presentano la prima domanda saranno trattati d'ufficio dopo coloro che hanno invece inviato l'istanza.
Ma che cos'è il trattamento d'ufficio?
Con il trattamento d'ufficio non si hanno possibilità di scelta, perciò si viene posizionati in coda dopo gli aspiranti:
- della provincia-Classe di Concorso/tipo di posto (prima fase)
- della scuola (seconda fase)
E che cosa succede se i posti non vengono assegnati né con procedura standard né con trattamento d'ufficio per rinuncia?
Rinuncia immissioni in ruolo: cosa succede?
Le rinuncia possono avvenire ovviamente in due ambiti: tramite sistema informativo o al di fuori di quest'ultimo.
Nel primo caso, si procede per scorrimento attraverso gli aspiranti che sono stati convocati in più rispetto alla disponibilità di posti.
Nel secondo caso, si fa fronte attraverso nuovi turni di nomina.
Ricordiamo che la seconda domanda viene inviata dai docenti che sono stati assegnati ad una precisa provincia, di conseguenza le rinunce di questa fase sono oggetti di surroga.
Il candidato a cui sono state assegnate la provincia e la sede non potrà più, in caso di rinuncia, partecipare alla procedura per surroga poiché ha già rinunciato a quel medesimo posto.
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Photo credit: unsplash.com