Anno di prova docenti neoassunti: tutto quello che c'è da sapere - Blog | Docenti.it

Anno di prova docenti neoassunti: tutto quello che c’è da sapere

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Anno di prova docenti neoassunti: l'anno di formazione e prova è un passaggio obbligatorio per diversi insegnanti che hanno appena ottenuto un contratto di assunzione presso gli Istituti scolastici.

Devono affrontarlo i neoassunti a tempo indeterminato, indipendentemente dal titolo con cui hanno ottenuto il posto. Chi ha superato i concorsi PNRR1 con abilitazione rientra automaticamente nel percorso, mentre i vincitori non abilitati dovranno prima completare i 30 o 36 CFU richiesti, rimandando l'anno di prova all'anno successivo.

Sono tenuti a svolgerlo anche i docenti che hanno ottenuto una proroga perché non l'hanno completato negli anni scolastici precedenti. In questi casi, dovranno ripetere le attività formative previste. Stesso obbligo per chi non ha superato l’anno di prova a causa di una valutazione negativa.

L'anno di prova è richiesto anche ai docenti che ottengono un passaggio di ruolo, in modo da consolidare le competenze richieste nel nuovo contesto scolastico.

Rientrano infine in questa categoria gli assunti a tempo determinato da GPS Sostegno I fascia, coloro che provengono dai precedenti elenchi aggiuntivi e gli insegnanti assunti dal concorso straordinario bis. Questi ultimi, se hanno già completato un anno di prova nello stesso ordine e grado, dovranno solo acquisire i 5 CFU previsti dall’art. 18 del D.M. n. 108/2022.

Infine, chi ha ottenuto un’immissione in ruolo con decorrenza giuridica ed economica differita dal 1° settembre 2024 al 1° settembre 2025 potrà svolgere l’anno di prova solo se ha già maturato i requisiti di servizio nello stesso grado di istruzione.

Chi è esonerato dall'anno di prova

Alcuni insegnanti sono esentati da questo percorso.

Chi ha già superato l’anno di prova o il percorso FIT nello stesso grado di istruzione non deve ripeterlo. Lo stesso vale per gli insegnanti che rientrano in un ruolo precedentemente ricoperto, se l’anno di prova è già stato completato con successo.

L’esonero si applica anche ai docenti immessi in ruolo con riserva, che abbiano già terminato l’anno di prova in una precedente assunzione nello stesso grado.

Non devono ripeterlo nemmeno gli insegnanti che passano da posto comune a sostegno (o viceversa) all’interno dello stesso grado scolastico, né coloro che ottengono un passaggio di cattedra rimanendo nel medesimo ordine di scuola.

Anno di prova docenti neoassunti e requisiti per il suo superamento

Per concludere positivamente l’anno di prova, il docente deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali:

  • Almeno 180 giorni di servizio, di cui 120 dedicati ad attività didattiche;
  • Superare il test finale, obbligatorio per la valutazione complessiva;
  • Ottenere una valutazione positiva, che tenga conto sia dell’attività svolta in classe sia della formazione seguita.

I 180 giorni di servizio comprendono festività, chiusure programmate, esami, scrutini e attività connesse alla scuola, oltre al primo mese di astensione obbligatoria per gravidanza. Non vengono conteggiati, invece, i periodi di congedo, aspettativa o altre assenze prolungate.

Per quanto riguarda i 120 giorni di attività didattica, rientrano in questo calcolo le ore effettive di insegnamento e le attività di programmazione, valutazione e formazione collegate al lavoro in aula.

Non vengono invece considerate le assenze per congedi o aspettative.

Chi lavora con un orario ridotto ha un conteggio proporzionato. Ad esempio, un docente con un incarico di 12 ore settimanali dovrà completare 120 giorni di servizio e 80 giorni di attività didattica, calcolati in rapporto alle 18 ore settimanali di un docente a tempo pieno.

Anno di prova docenti neoassunti e percorso formativo

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha stabilito che l’anno di prova prevede un totale di 50 ore di formazione, suddivise in diverse attività:

  • Incontri in presenza (6 ore);
  • Laboratori formativi su tematiche specifiche;
  • Peer to peer e osservazione in classe;
  • Formazione online (20 ore).

Le principali aree trattate riguardano l’inclusione scolastica, la didattica innovativa, la gestione della classe e la valutazione degli apprendimenti.

Un elemento chiave del percorso è il tutor, che affianca il docente per tutta la durata dell’anno di prova. Il suo compito è supportare la formazione, favorire l’integrazione nel contesto scolastico e supervisionare le attività didattiche, oltre a compilare la documentazione necessaria per la valutazione.

Alla fine del percorso, il Comitato di valutazione, convocato dal Dirigente scolastico, esamina le attività svolte e verifica il raggiungimento delle competenze richieste. L’ultimo passaggio è il colloquio finale, in cui il docente presenta il suo portfolio professionale e discute il lavoro svolto. Durante il colloquio si tiene anche il test finale, necessario per accertare le competenze acquisite.

Se tutti i requisiti vengono soddisfatti, il docente ottiene l’idoneità definitiva all’insegnamento a tempo indeterminato.

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