Anno di prova docenti: l'anno di prova è considerato a tutti gli effetti un anno di servizio in ruolo. Pertanto, nella graduatoria interna di istituto, viene attribuito il punteggio previsto per ogni anno di servizio nel ruolo di appartenenza.
Secondo la Tabella A1 del CCNI, per ogni anno di servizio prestato nel ruolo di appartenenza spettano 6 punti.
Tuttavia, un dettaglio spesso trascurato è che l’anno scolastico in corso non viene mai valutato, proprio perché non è ancora concluso.
Quindi, se l’anno di prova coincide con l’anno scolastico in corso, il punteggio relativo sarà attribuito solo successivamente.
In questo contenuto approfondiremo la modalità di valutazione e attribuzione di punteggio dell'anno di prova.
Il punteggio assegnato nelle graduatorie interne
Nel contesto della graduatoria interna di istituto, l’anno di prova riveste un ruolo significativo in termini di punteggio. Come accennato, viene valutato alla pari di qualsiasi altro anno di servizio in ruolo, attribuendo 6 punti al docente.
Questa valutazione avviene solo se l’anno scolastico è completato, elemento che spesso crea confusione nei neoassunti. Infatti, chi si trova nel primo anno di ruolo durante la redazione della graduatoria interna (di solito tra marzo e aprile) non vedrà ancora attribuito il punteggio per quell’anno, perché formalmente non è ancora stato completato.
La normativa, infatti, prevede che possano essere considerati solo gli anni scolastici effettivamente conclusi.
Questi anni, se non prestati nel ruolo di titolarità, non danno diritto allo stesso punteggio. Esistono però delle eccezioni, come il riconoscimento del servizio pre-ruolo in alcune situazioni, ma la loro applicabilità è limitata.
Per questo motivo, è importante che i docenti comprendano in quale misura il proprio servizio venga valutato e che si documentino accuratamente.
Anno di prova e calcolo della continuità di servizio
Oltre al punteggio per l’anno di servizio in ruolo, l’anno di prova può incidere anche sul calcolo della continuità di servizio, un criterio premiale nella graduatoria interna.
Se il docente svolge l’anno di prova nella stessa scuola in cui ha la titolarità, matura anche il primo anno utile per ottenere il punteggio di continuità.
Questo aspetto è spesso poco conosciuto, ma ha un peso notevole: il punteggio di continuità prevede 2 punti per ogni anno fino al quinto e 3 punti per ogni anno successivo.
Di conseguenza, un docente che mantiene la titolarità nella stessa scuola per più anni, e che ha iniziato proprio con l’anno di prova, può accumulare un vantaggio considerevole nel tempo.
Tuttavia, il mancato completamento dell’anno o la sua conclusione in una scuola diversa da quella di titolarità non consentono l’attribuzione del punteggio di continuità.
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