"Per diventare insegnanti non basta un corso. Insegnanti si nasce non si diventa, perché per tutti è una vera e propria vocazione."
Purtroppo le vicende di cronaca su insegnanti e anche educatori aggressivi su alunni e bambini hanno portato la ex ministra Fedeli a fare alcune considerazioni a riguardo.
Il ruolo dell'insegnante: considerazioni della ex ministra Fedeli
Per la ex ministra dell’Istruzione la laurea non è più sufficiente, nemmeno superare il concorso lo è.
Gli insegnanti devono avere equilibrio.
Il docente non solo deve essere preparato, ma deve possedere un atteggiamento adatto a questo difficile ruolo.
Una professione che ogni giorno comporta l'interfacciarsi e lo scontrarsi con tante altre personalità: studenti, colleghi, personale ATA e famiglie.
Il ruolo dell’insegnante è difficile.
Per questo occorrono capacità e doti caratteriali, come il self control; insegnanti che agiscono per impulso e non capaci di gestire le proprie azioni ed emozioni porterebbero a delle conseguenze disastrose per un ragazzo, che per la prima volta si affaccia alla vita.
Diventare insegnanti: una vera vocazione
La ex ministra Fedeli, facendo riferimento al decreto legislativo n. 59 della L. 107/15, ha dichiarato: "Per l'idoneità all'insegnamento non può più servire solo la laurea; nella 'Buona scuola' c'è una delega sul nuovo reclutamento che stiamo implementando e che darà la certezza di avere insegnanti che siano idonei al lavoro che andranno a fare".
Docenti, anche, che "Sappiano instaurare una sana relazione con la classe’.
Il percorso per arrivare in cattedra sarà lungo e complesso, infatti, il percorso FIT prevede: "Una formazione iniziale, un tirocinio e un inserimento nella funzione di docente".
Durante il FIT, è previsto un percorso di affiancamento con docenti, formatori ed esperti di didattica. Saranno loro a valutare l’idoneità dell’aspirante docente.
Riuscire a mantenere un giusto equilibrio con gli alunni, quindi rappresenta un fondamentale requisito.
Non solo formazione, ma anche doti caratteriali verranno valutate dopo il concorso a cattedra e prima di ricevere la cattedra.
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