Stipendio docenti: a partire da marzo 2025, il sistema NoiPA attiverà gli aggiornamenti salariali previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il triennio 2022-2024, riguardante il settore delle Funzioni Centrali. Questa comunicazione è stata resa nota attraverso un avviso ufficiale diffuso dalla piattaforma NoiPA.
L'accordo collettivo, ratificato in via definitiva il 27 gennaio 2025, interessa più di 190.000 lavoratori impiegati presso ministeri, enti pubblici non economici e agenzie fiscali.
Si tratta di un aggiornamento contrattuale significativo, che porterà adeguamenti salariali per un'ampia fascia di dipendenti statali.
Stipendio docenti e pagamenti arretrati
L'incremento delle retribuzioni di base sarà incluso direttamente nel cedolino ordinario di marzo 2025. Per quanto riguarda gli arretrati maturati, il versamento verrà effettuato con un'emissione speciale, garantendo l'accredito delle somme entro la fine dello stesso mese. L'aumento salariale medio previsto dal rinnovo contrattuale si aggira intorno ai 165 euro mensili.
Carta docenti e bonus per personale precario
Per quanto riguarda l'ottenimento del bonus docenti, la questione dell'accesso alla Carta del Docente per il personale precario continua a essere oggetto di discussione.
Diverse sentenze giudiziarie hanno confermato il diritto dei supplenti annuali e di quelli con incarichi fino al termine delle attività didattiche a ricevere il bonus di 500 euro destinato alla formazione professionale.
Questo principio si basa sul riconoscimento dell'uguaglianza tra docenti con contratto a tempo indeterminato e quelli con contratto a termine, stabilita dal Decreto Legislativo 297/1994 e dal CCNL di riferimento.
Stipendio docenti: bonus e personale precario
Il beneficio del bonus non è stato esteso ai docenti con incarichi di breve durata, a causa della natura discontinua del loro servizio.
Nonostante ciò, la mancata presentazione della richiesta nei termini stabiliti dai decreti ministeriali non comporta la perdita del diritto, poiché l'accesso alla piattaforma è stato storicamente negato ai precari.
Un altro elemento centrale riguarda la gestione delle somme non utilizzate.
La giurisprudenza ha chiarito che il diritto ai fondi residui non si estingue automaticamente dopo due anni. Inoltre, presentare una richiesta formale al Ministero consente di interrompere i termini di prescrizione, mantenendo così la possibilità per i docenti di ottenere il bonus.
Il tema rimane di grande importanza per il mondo scolastico, incidendo direttamente sulla valorizzazione professionale del personale docente.
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