Supplenze 2024/2025: come funzionano gli Interpelli? - Blog | Docenti.it

Supplenze 2024/2025: come funzionano gli Interpelli?

article pic

Supplenze 2024/2025: L'ordinanza ministeriale n. 88 del 2024, al comma 23 dell'articolo 13, introduce una novità sostanziale: una nuova procedura per individuare i supplenti nel caso in cui tutte le graduatorie siano esaurite o si stia ancora attendendo il completamento delle operazioni da parte degli Ambiti territoriali, ovvero gli Interpelli. 

A differenza delle MAD, attraverso cui i candidati sottoponevano la propria candidatura spontanea alle scuole, con il sistema degli interpelli sono le scuole a pubblicare direttamente gli avvisi, per la copertura di posti di supplenza di breve o lungo periodo. 

Quali sono i requisiti che le scuole valutano? 

Pur non essendo stato formalizzato un documento contenente i requisiti per essere selezionati tramite interpello, ad eccezione di quelli relativi ai titoli di studio da possedere e ogni Istituto ha discrezionalità sulla scelta del candidato, è comunque possibile tracciare dei requisiti generali. 

Per la scuola dell'infanzia e primaria, ambiti in cui gli interpelli sono più frequenti, alcune scuole richiedono, in alternativa ai titoli di abilitazione: 

  • una laurea in Scienze della formazione primaria o un diploma magistrale ottenuto entro l'anno scolastico 2001/02.
  • Iscrizione al terzo, quarto o quinto anno del corso di laurea in Scienze della formazione, con almeno 90 CFU già acquisiti (alcune scuole richiedono invece i 150 CFU necessari per la seconda fascia GPS).
  • Laurea in psicologia, scienze dell'educazione o discipline correlate.
  • Laurea in discipline umanistiche.

Per la scuola secondaria, le richieste sono:

  1. Possesso dell'abilitazione per la specifica classe di concorso (per i posti di sostegno è richiesta la specializzazione).
  2. Possesso dei titoli necessari per l'inserimento nella seconda fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze.
  3. Possesso di titoli di studio affini alla disciplina oggetto di interpello. 

Supplenze 2024/2025: la chiamata da interpello prevede un ordine di priorità?

L’Ordinanza Ministeriale che ha regolato gli Interpelli e le Supplenze per l’a.s. 2024/2025 definisce come ordine di priorità nella chiamata dei docenti il possesso dell’abilitazione all’insegnamento, il possesso del titolo di specializzazione o del titolo di studio più coerente con la materia oggetto dell’interpello. 

Cosa succede, però, tra due candidati a parità di titoli? 

A parità di priorità, le scuole tendono ad assegnare la supplenza al candidato che abbia già esperienza di insegnamento, preferibilmente nello stesso tipo di ruolo.

Alcuni Istituti vanno più nel dettaglio, dando precedenza a chi ha già insegnato nello stesso istituto, contribuendo positivamente alla didattica, oppure, nel caso della scuola secondaria, a chi possiede almeno i 24 CFU.

Alcune scuole attribuiscono punteggi aggiuntivi per la vicinanza alla sede di servizio: viene infatti valutata la distanza geografica, favorendo chi può raggiungere la scuola più rapidamente, riducendo così i tempi di inizio dell'incarico.

Il nostro consiglio è quello di cercare di essere sempre aggiornati sugli interpelli pubblicati, per quanto non sia un procedimento semplice. 

Puoi approfittare, per questo motivo, del nostro servizio Interpelli Scuola, con il quale riceverai un report per ogni volta che una scuola presente nella provincia di tuo interesse pubblica un avviso per la copertura di un posto vacante