Il Decreto Milleproroghe ha stanziato 55 milioni di euro per il pagamento dello stipendio supplenti, in particolare le supplenze brevi che si sono svolte nel 2023.
La normativa di riferimento è il Decreto Legge n. 132 del 2023, detto Decreto Proroghe, che ha riservato dei fondi per il pagamento delle supplenze brevi, sia con riferimento al personale docente che al personale ATA.
Si tratta di una misura che ha lo scopo di rendere tempestivo il pagamento di questi incarichi saltuari svolti all'interno delle scuole.
Chiaramente il provvedimento normativo include qualsiasi tipologia di incarico breve svolto all'interno delle scuole, quindi anche tutte le supplenze, brevi e saltuarie, svolte attraverso le MAD.
Come avvengono i pagamenti delle supplenze brevi?
Con quale modalità e come avvengono i pagamenti delle supplenze brevi? Sicuramente la tipologia di compenso dipende dall'incarico svolto e dal profilo professionale.
Chiariamo innanzitutto cosa si intende per "supplenza breve", ovvero un incarico di supplenza che abbia una durata inferiore o superiore a trenta giorni.
Gli stipendi dei supplenti, inoltre, variano rispetto a quelli del personale di ruolo. Ad esempio, per le supplenze brevi ai docenti, nella retribuzione non è compresa la cd. retribuzione professionale docenti, che ammonta a 164 euro, ma è prevista la tredicesima mensilità. Invece, per le supplenze brevi al personale ATA, la retribuzione non prevede il compenso individuale accessorio, che ammonta a 70 euro lordi.
Lo stipendio viene erogato attraverso la piattaforma NoiPa, seguendo il seguente iter:
- le scuole trasmettono i dati del supplente al Sistema Informativo dell’Istruzione (SIDI) e li inviano alla piattaforma NoiPA.
- NoiPa calcola il trattamento spettante al supplente.
- La scuola autorizza il pagamento.
Gli stipendi trasmessi da NoiPa avvengono con due emissioni speciali, normalmente una a metà mese ed una a fine mese.
L'accredito vero e proprio dello stipendio, invece, avviene dopo 10 giorni dall'emissione.
Sono numerosi gli insegnanti che hanno lamentato dei ritardi nell'erogazione degli stipendi per supplenze brevi.
Le principali sigle sindacali scolastiche la ritengono conseguenza del come è articolato il sistema di erogazione dei pagamenti, spesso poco funzionale.
La ragione del Decreto è proprio la seguente: utilizzare i fondi a disposizione per risollevare il settore scolastico dal ritardo nell'esecuzione dei pagamenti.
I fondi stanziati, che ammontano a 55 milioni di euro, verranno stanziati entro il 31 Dicembre 2023.
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