Il testo del PNNR che ingloba anche una parte sul reclutamento docenti e la formazione insegnanti è stato approvato in commissione e dovrà passare in aula al Senato per approvazione definitiva.
Quali sono i punti sui quali sono stati presi accordi? Vediamoli.
Dopo il via libera dalle Commissioni Istruzione, Bilancio e Affari Costituzionali, è arrivato al senato il Decreto PNRR con la riforma per il reclutamento docenti.
Accese le discussioni tra le forze politiche su alcune questioni che sembrano essere state quanto meno affinate.
Di seguito approfondiamo i punti che sono passati in commissione e dovranno essere poi approvati in aula Senato.
Reclutamento docenti: percorso abilitante e stop test a crocette
Istituzione di un percorso abilitante di 60 CFU gestito dalle Università da attivare in base alla necessità di cattedre previa selezione in ingresso.
Eliminazione dei test a crocette per i concorsi a favore delle domande aperte considerate valutazioni più meritrocratiche.
Acquisizione crediti
Sarà possibile fino al 2024 ai candidati dei concorsi a cattedre di avere 24 o 30 CFU e poter acquisire i restanti dopo aver superato il concorso.
I 24 crediti invece rimangono un requisito per accedere ai concorsi ordinari per docenti.
Formazione premiata in denaro
Oltre alla formazione prevista dalla riforma Renzi, potrà essere intrapreso un percorso formativo triennale e volontario che premierà in denaro i più meritevoli.
Scongiurati i tagli agli organici ealla carta docenti fino al 2024
Nel testo definitivo sono presemti poi provvedimenti che riguardano altri soggetti:
- collaboratori dei dirigenti scolastici per le scuole in reggenza, previsti esoneri.
- Idonei dei concorsi docenti della secondaria, scorrimento delle graduatorie.
- Insegnanti di religione precari, concorso a loro riservato.
- Insegnanti di sostegno che hanno conseguito l’abilitazione, proroga per la procedura straordinaria di assunzione.
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