Il 21 aprile 2022 la riforma del Ministro Bianchi potrebbe essere approvata dal Consiglio dei Ministri.
La riforma vuole definire nuove modalità per diventare insegnante.
Le regole stanno per cambiare e tutti si interrogano sui 24 CFU: per ora sono indispensabili, ma poi che cosa succederà?
Vediamo le nuove regole del reclutamento.
Diventare insegnante: la riforma del Ministro Bianchi
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto delle nuove riforme per la scuola italiana.
Dalla documentazione del PNRR i cambiamenti dovranno avvenire entro il 30 giugno di quest'anno.
Tra questi, si parla della riforma di reclutamento degli insegnanti promossa dal Ministro Bianchi.
Ed è proprio questo ciò che sta destabilizzando gli aspiranti docenti:
nella riforma si parla di nuove regole e requisiti per poter diventare insegnante.
Dalla bozza del Decreto si possono individuare due percorsi specifici.
(LEGGI LA BOZZA QUI).
Il primo percorso percorso
Vediamo il primo percorso possibile per diventare insegnante.
Questa prima possibilità prevede il conseguimento della Laurea Magistrale (o della laurea a ciclo unico) unitamente ad un corso di formazione impartito dagli Atenei
per il conseguimento di 60 CFU (non più 24)
in materie antro-psico pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Segue una prova di abilitazione per l'accesso ai concorsi a cattedra che, se superata, dà accesso all'anno di prova.
Quest'ultimo determina infine l'immissione in ruolo.
Eventualmente, si possono conseguire 30 CFU durante il percorso universitario (di cui 15 di tirocinio).
I restanti 30 CFU e l'abilitazione devono però essere completati con un anno a tempo determinato e part-time.
Riforma per i docenti precari
Il secondo percorso riguarda invece i docenti precari.
Si parla in questo caso di docenti che hanno conseguito almeno 36 mesi di attività.
Per questi insegnanti è previsto l'accesso diretto ai concorsi pubblici.
Poi, al fine di un aggiornamento degli stessi, si procede con un contratto part-time ed un percorso formativo per l'acquisizione di 30 CFU, con relativa prova di abilitazione e anno di prova.
E i 24 CFU?
Sono tantissimi i docenti che ad oggi hanno conseguito i 24 CFU.
Ciò che è certo è che al momento rimangono come requisito fondamentale
e necessario per diventare insegnante.
Basti pensare alla imminente riapertura delle GPS: senza 24 CFU non ci si può iscrivere.
Ma che cosa succederà con l'approvazione della riforma?
Chi è in possesso dei 24 CFU non deve disperare.
È molto probabile che questi continueranno ad essere riconosciuti.
Per raggiungere i 60 crediti sarà forse necessario conseguirne solamente la differenza, ovvero 36 CFU.
Ricordiamo comunque che il decreto definitivo non è ancora stato pubblicato e che queste informazioni dovranno essere confermate.
Nell'incontro di ieri fra sindacati e il Ministro Bianchi non sono mancati gli scontri: che cosa potrà succedere ancora?
Hai tutti i requisiti per inserirti in graduatoria?
Come ben sai, attualmente, i 24 CFU sono necessari per inserirsi correttamente in graduatoria, assieme al possesso di un titolo abilitante, oppure di una Laurea magistrale/Vecchio ordinamento che dia accesso ad una Classe di Concorso completa.
Dal momento che le graduatorie GPS stanno per riaprire, è importante che tu sia consapevole di possedere tutti i requisiti idonei per potervi accedere in totale sicurezza.
Ma, soprattutto...
È importante che tu capisca bene qual è il tuo posizionamento attuale e come potresti migliorarlo,
nel breve tempo che ti rimane, prima che le graduatorie riaprano.
Il metodo più sicuro e veloce per capire quali passi ti mancano ancora per poter aggiornare al meglio il tuo posizionamento è uno solo:
attivare il protocollo InCattedra.
InCattedra è un servizio innovativo, del quale hanno usufruito già migliaia di aspiranti docenti, che ti consentirà di:
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Se avevi sottovalutato la scelta della provincia nella quale inserirti, ti consigliamo caldamente di tornare sui tuoi passi e di prestarci attenzione.
Perché dalla scelta della provincia derivano le tue possibilità di ottenere incarichi di supplenza.
Le graduatorie riapriranno a breve.
Ma hai ancora tempo utile per migliorare la tua situazione.
Non aspettare.
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