L'anno scolastico è iniziato da solo qualche giorno in molte regioni di Italia, ma le scuole sono ancora a corto di supplenti a causa dei numerosi posti vacanti. A mancare sono docenti, insegnanti di sostegno e collaboratori scolastici.
Neanche le nuove graduatorie provinciali per le supplenze, al loro esordio, hanno saputo tappare i buchi dove necessario, e ora gli studenti si ritrovano ad essere tornati in classe dopo 6 mesi senza la tanto sperata (e promessa) continuità didattica. Oltre a indagare sui perché di questa paradossale situazione, illustreremo l'unica soluzione possibile per far fronte alla mancanza di supplenti, ovvero le domande di messa a disposizione. La MAD è infatti l'unico strumento in grado di risolvere il problema!
- Le cause dei posti vacanti nell'anno scolastico 2020/21
- Perché le MAD sono lo strumento indispensabile per quest'anno scolastico
- Consigli per l'invio della messa a disposizione
- Come inviare una MAD senza pensieri con Docenti.it
Le cause dei posti vacanti dell'anno scolastico 2020/21
L'anno scolastico 2020/21 sarà ricordato per tanti motivi: il rientro a scuola dopo il lockdown, le nuove graduatorie provinciali, i concorsi scuola. Soprattutto, è l'anno delle supplenze, aggravato da alcuni fattori che hanno acuito un problema già molto sentito nel mondo scuola italiano.
Quest'anno, infatti, c'è stato un massiccio numero di trasferimenti e pensionamenti dei docenti in quota 100. Nella sola Milano, poi, sono stati più di 5mila gli insegnanti di ruolo che non si sono presentati il primo giorno di scuola, e altre migliaia non lo hanno fatto nel resto d'Italia.
A contribuire a questo caos ci pensa anche l'emergenza Covid: per rispettare le rigide (e doverose, senza dubbio) direttive per limitare il contagio, il numero delle classi è aumentato per poter ospitare il giusto numero di alunni per classe. In più, è stato promesso un potenziamento del personale pari a circa 70mila docenti che saranno assunti a tempo determinato: il cosiddetto Organico Covid.
Non da ultimo, il nuovo aggiornamento delle graduatorie è stato un mezzo flop, con migliaia di domande errate e tantissimi problemi in fase di assegnazione. Graduatorie che, come spesso avviene, non bastano neanche a coprire tutti i posti vacanti nelle scuole.
La situazione attuale sembra piuttosto preoccupante, ma per fortuna esiste un modo per assegnare tutti questi posti scoperti e garantire agli studenti l'avvio del nuovo anno scolastico. La risposta l'abbiamo già data poco fa, ed è proprio la messa a disposizione.
Perché le MAD sono lo strumento indispensabile per questo anno scolastico
La domanda di messa a disposizione nota come MAD è una delle vie più battute da docenti e personale ATA per ricoprire incarichi di supplenza. Si tratta di una domanda informale, indipendente da graduatorie e concorsi. Può infatti essere inviata da chiunque sia in possesso di un titolo di studio che dia accesso alle classi di concorso necessarie per candidarsi come supplente nelle scuole.
Essendo un’istanza informale non necessita di particolari trafile burocratiche: all’aspirante supplente sarà necessario compilare una domanda e recapitarla presso l’istituto di suo interesse. La sua semplicità e informalità la rende il mezzo più efficace a disposizione di chi non è iscritto nelle graduatorie. In più, è utilissima alle Segreterie per far fronte alle cattedre scoperte e reperire supplenti nei vari istituti scolastici.
Anche se il 5 settembre è stata pubblicata una circolare che vieta l'invio delle domande di messa a disposizione a chi è già iscritto in graduatoria, in realtà per i dirigenti scolastici le candidature tramite MAD restano l'unica soluzione per coprire i posti vacanti dopo lo scorrimento delle graduatorie, che come abbiamo visto sono lacunose e insufficienti. I dati divulgati dalle testate specializzate parlano infatti di ben 150.000 cattedre non ancora assegnate in tutta Italia! Dunque, è folle pensare che i Dirigenti Scolastici si fermeranno a questo limite imposto da una semplice circolare.
Soprattutto le province più in difficoltà, come quelle del Nord Italia, o per quei posti vacanti particolari come le cattedre sul sostegno, le Segreterie Scolastiche non avranno davvero altra scelta che ricorrere alle domande MAD.
Consigli per l'invio della messa a disposizione
Abbiamo visto cosa sono le MAD e perché sono così cruciali per questo anno scolastico. Veniamo ora ad alcuni consigli per l'invio di una domanda di messa a disposizione a prova di convocazione!
Prima di tutto, valuta bene quale MAD preparare: se quella classica, per insegnare una materia, oppure una domanda di messa a disposizione sul sostegno. Queste ultime sono molto richieste perché, come detto poco fa, mancano molti docenti di sostegno nelle scuole italiane. Se hai la specializzazione, quindi, prendi assolutamente in considerazione questo tipo di domanda (e anche se non hai l'abilitazione al sostegno, sappi che potresti essere convocato lo stesso). Esiste poi la MAD ATA, per coprire incarichi di supplenza come personale ATA o collaboratore scolastico: anche questi carenti nelle scuole italiane.
Ok quindi per la scelta della domanda, ma come inviarla?
Nonostante in molti ritengano che il miglior canale di invio sia la PEC, noi di Docenti.it siamo di opinione diversa: è meglio presentare una messa a disposizione con l'indirizzo di posta ordinaria. Perché non la PEC?
Perché le scuole utilizzano la posta certificata esclusivamente per le comunicazioni ufficiali (e in questo periodo così caldo di certo non mancheranno). Quindi perché confondersi in mezzo a decine di altre segnalazioni?
Un altro consiglio che oggi ci sentiamo di dare è di farti furbo e considerare di inviare la tua MAD non agli istituti più vicini a casa, ma alle province più piccole e meno considerate. Province grandi richiamano tanti candidati supplenti: è matematico! Dovrai quindi competere con tantissimi altri docenti che avranno utilizzato le MAD per candidarsi presso un istituto. Scegliere una provincia più piccola aumenta invece le probabilità di ottenere un incarico. Meno concorrenti, più chance!
Come inviare una MAD senza pensieri con Docenti.it
Ora che conosci tutti i vantaggi della messa a disposizione per questo anno scolastico, non ti resta che preparare subito la tua domanda e inviarla in modo veloce, pratico e sicuro insieme a Docenti.it
Grazie al nostro servizio dedicato, potrai ricorrere all’aiuto di un vero consulente che ti aiuterà a redigere la tua MAD facilmente e senza commettere errori. Dopo averla ricontrollata insieme al nostro team, ci penseremo noi di Docenti.it a inviarla negli Istituti, che potrai scegliere tu in base al grado di istituto e alla provincia. E tutto a partire dal piccolo prezzo di 19€.
Il nostro sistema di invio traccerà la consegna della tua MAD: a invio ultimato, ti consegneremo un report dettagliato, così avrai la certezza degli istituti che hanno ricevuto le tue domande, e nel frattempo avrai risparmiato tempo e fatica. In più, caricheremo la tua MAD gratuitamente sulla piattaforma “Elenco Nazionale Supplenti”, l’unico strumento che gli istituti di ogni ordine e grado utilizzano per gestire le domande scuola.
Non aspettare ancora, o adesso o mai più: invia subito la tua MAD per avere l'opportunità di insegnare come supplente nelle scuole!