Novità importanti per quanto riguarda lo stipendio insegnanti: le nuove riforme del governo incidono sulla retribuzione dei docenti.
La busta paga di marzo sarà più leggera.
Perché?
Stipendio insegnanti: cosa cambia da marzo
La busta paga di marzo sarà più leggera rispetto alle altre.
Questo è dovuto al fatto che alcune riforme approvate dal governo hanno influito sulla retribuzione dei lavoratori docenti.
Ma vediamo insieme che cosa cambierà.
A partire da marzo non saranno più presenti le detrazioni per figli a carico.
Queste verranno sostituite dall’Assegno unico ed universale: esso verrà corrisposto dall’Inps direttamente sul conto corrente bancario indicato dall’interessato.
Sarà lui a doverne fare esplicita richiesta.
La busta paga di marzo sarà più leggera soprattutto per i lavoratori con figli a carico.
Il motivo?
La prestazione a cui gli interessati avevano diritto non verrà più erogata tramite lo stipendio ma con un assegno a parte.
Ma non si tratta solo di questo.
Le buste paga da marzo in poi avranno un importo inferiore anche per via delle trattenute, che da dicembre a febbraio non sono state computate.
Assegno Unico e Universale: cosa cambia per gli insegnanti
Parliamo ora invece di Assegno Unico e Universale.
Che cosa cambierà per la busta paga di marzo?
Anche qui, a partire dallo stipendio di marzo 2022, gli assegni al nucleo familiare per nuclei con figli saranno sostituiti con l’Assegno Unico ed Universale, erogato dall'Inps.
Per poterlo ricevere è necessario presentare l'apposita domanda.
E per tutti gli arretrati?
Chi dovesse richiedere eventuali arretrati degli assegni al nucleo familiare, rimane valido il termine dei 5 anni.
Questo vale però per i nuclei con figli spettanti fino al 28 febbraio 2022.
Gli arretrati potranno essere erogati nel cedolino dello stipendio.
Invece, gli assegni per nuclei familiari senza figli continueranno a essere erogati nel cedolino da NoiPA.
Ulteriore cambiamento, a partire dallo stipendio di marzo 2022: questo riguarda le detrazioni fiscali.
Esse saranno automaticamente riconosciute dal 1° marzo, soltanto per i figli con 21 anni compiuti entro il 31 marzo 2022, solo se già presenti in banca dati NoiPA.
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